Apple alza la posta per le memorie di Toshiba

La carenza di chip durerà per tutto il 2022

Apple e Dell vogliono mettere le mani sulle memorie di Toshiba ma Western Digital non vuole mollare il colpo

Apple vuole staccarsi definitivamente dalla dipendenza di Samsung e da tempo ha messo nel mirino le memorie di Toshiba. L’azienda giapponese non naviga in buone acque a causa di alcuni cattivi investimenti nel settore nucleare e si è vista quindi costretta a mettere in vendita uno dei suoi asset più importanti. Tokio preme affinché la sua tecnologia non finisca in mani cinesi e per questo Foxconn è uscita dalla corsa dei possibili acquirenti. Al momento Bain Capital sembra sia il più quotato a chiudere l’operazione con il sostengo di Apple, Seagate e SK Hynix.

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L’azienda di Cupertino sarebbe pronta a contribuire con 3 miliardi di dollari all’acquisizione e pare che il gruppo abbia già firmato un accordo non vincolante per chiuderla entro questo mese. Per la Mela, che questa settimana ha finalmente svelato il suo iPhone X, si tratterebbe del secondo investimento più importante dopo quello necessario per acquistare Beats. Stando al Wall Street Journal, la divisione memorie e semiconduttori di Toshiba è stata valutata 19 miliardi di dollari. La vendita non è stata però ancora ratificata a causa delle interferenze di Western Digital. L’azienda americana avrebbe messo sul piatto un’offerta da 17 miliardi di dollari e ha fatto pressioni per diventare l’unico interlocutore di Toshiba anche tramite vie legali. La vicenda potrebbe quindi protrarsi fino alla chiusura dell’anno fiscale dell’azienda giapponese a marzo 2018.

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