SpaceX abbandona il progetto di un sistema propulsivo di atterraggio per le navicelle Red Dragon 2 che porteranno l’uomo su Marte
SpaceX è tra le aziende private più avanti per quanto riguarda l’obiettivo Marte. L’agenzia spaziale di Elon Musk conta di raggiungere il Pianeta Rosso intorno all’anno 2020 e ha in cantiere diverse soluzioni per atterrare sulla sua superficie. Fino ad oggi SpaceX aveva intenzione di utilizzare le sue ultime navicelle Red Dragon 2 con motori incorporati nello scafo ma i suoi piani sono cambiati.
Musk ha annunciato che il nuovo sistema di atterraggio propulsivo non verrà utilizzato per sbarcare su Marte. La stessa tecnologia non sarà nemmeno sfruttata per le missioni terresti. Le capsule infatti continueranno a utilizzare i paracaduti durante la fase di rientro. L’idea era dotare le navicelle di motori che avrebbero rallentato la discesa fino a depositarle dolcemente al suolo ma a causa di alcuni problemi dal lato sicurezza il progetto non diventerà operativo fino allo sviluppo di speciali gambe meccaniche per l’atterraggio.
Musk ha confermato su Twitter che per il viaggio verso Marte si utilizzeranno capsule di nuova generazione che verranno presentate nel prossimo futuro ma senza specificare di quale si tratti. Queste saranno inoltre più grandi di quelle attuali.
Plan is to do powered landings on Mars for sure, but with a vastly bigger ship
— Elon Musk (@elonmusk) 19 luglio 2017
Il CEO di SpaceX, che vorrebbe integrare sulle vetture Tesla una piattaforma di streaming musicale proprietaria, ha inoltre annunciato che a settembre illustrerà i suoi nuovi piani di colonizzazione su Marte durante l’International Astronautical Congress che si terrà in Australia.