Lo ha lasciato intendere Google con la pubblicazione di un’immagine a corredo della quarta beta, l’ultima prima della versione finale
Il dubbio resta ma pare che Android “O” stia per Octopus. Niente Oreo dunque, almeno stando alle ultime indicazioni di Google. La compagnia ha infatti pubblicato un’immagine a corredo della beta numero quattro del prossimo OS in cui si vede proprio un polpo, in inglese Octopus. L’ultima versione di anteprima precede la release finale attesa dopo l’estate, che arriverà come update prima sui Nexus e Pixel e poi, molto più in là, sui top di gamma dei brand principali. Al di là del nome, che rappresenterebbe comunque una rottura con il passato “dolciario” delle denominazioni attribuite da Big G alle varie generazioni di Android, è interessante spulciare le novità che contraddistinguono il changelog dell’ennesima Developer Preview, caricata come Factory Image sul sito ufficiale per sviluppatori.
Cosa cambia
Prima di tutto è stata migliorata la gestione della modalità picture-in-picture che permette di continuare a riprodurre un video mentre si sta facendo altro. Sebbene molti produttori abbiano integrato la visualizzazione continua nei loro telefoni, con Android 8 questa diventa di default per tutti i modelli aggiornati. Da notare anche il supporto al multi-display, per lanciare le app nativamente su uno schermo esterno e il raggruppamento di app per la gestione delle notifiche, per controllare in maniera diretta il comportamento degli avvisi per una categoria di applicazioni. Sappiamo già della possibilità di creare icone adattive per il prossimo Android, qui l’interfaccia ne ottimizza il comportamento delle animazioni a seconda delle schermate in cui vengono utilizzate. Implementata la qualità del Wi-Fi Aware (per comunicare con altri dispositivi in assenza di access point) e del codec audio Bluetooth LDAC.
La Developer Preview numero 4 si può installare su Google Pixel, Pixel XL, Pixel C, Nexus 5C, Nexus 6P e Nexus Player anche se l’installazione è consigliata a utenti esperti e non su smartphone destinati all’uso quotidiano.