Dal 1997 si tiene in giro per il mondo la competizione calcistica tra robot. Quest’anno torna a casa, a Nagoya, dove era nata
Parte ufficialmente oggi la RoboCup 2017. La competizione calcistica tra robot torna a Nagoya, in Giappone, dove era nata nel 1997. Esattamente 20 anni fa infatti, Hiroaki Kitano, Minoru Asada, Yasuo Kuniyoshi, Itsuki Noda e Eiichi Osawa realizzavano il sogno ideato due anni prima, di far scontrare su un campo da calcio degli artefatti robotici. Ne è passato di tempo da quando la kermesse era solo una monotona e lenta sfida tra macchine goffe. Oggi è molto di più, sia grazie agli sviluppi tecnologici che alla differenziazione nel campo tecnico. Non si parla più di una semplice partita tra robot ma di gare divise per categorie. C’è la lega degli umanoidi, quella per le piattaforme standard, i pesi medi, i piccoli e i simulatori. Inoltre l’edizione odierna introduce i calci di rigore sia durante che alla fine dei match ove previsto.
Altre due novità
Oltre a quelle divenute oramai classiche, la RoboCup 2017 ospita anche un paio di competizioni extralarge: la Industrial e la Rescue. La prima interessa grandi macchine per il lavoro e lalogistica mentre la seconda si riferisce ai robot sviluppati per il supporto in situazioni di crisi e disastro su larga scala. Da qualche anno gli organizzatori hanno introdotto anche la Junior League, così da dare ai più piccoli la possibilità di cimentarsi con i loro progetti e mettere in scena le capacità di sviluppo hardware e software. Sin dalla nascita, la RoboCup si svolge ogni anno in una città diversa in giro per il mondo. La prossima edizione sarà dal 15 al 22 giugno 2018 e si terrà a Montreal in Canada. Nel 2003 le gare avevano fatto tappa a Padova, dove si era superata la soglia dei 200 team partecipanti da 35 paesi diversi.