Creare strategie di innovazione è un punto fondamentale per le aziende che vogliono portare avanti progetti di trasformazione digitale. E il CIO gioca un ruolo decisivo nel guidare l’innovazione attraverso l’implementazione di soluzioni digitali
L’implementazione di soluzioni tecnologiche per la trasformazione digitale si pone come obiettivo principale quello di mettere l’azienda nelle condizioni di rimanere competitiva e rilevante all’interno del proprio mercato di riferimento oppure di darle la spinta necessaria per competere in mercati nuovi o adiacenti sia da un punto di vista geografico sia da un punto di vista di prodotti e servizi. Per raggiungere questo traguardo, le aziende devono imparare a sviluppare e a padroneggiare una strategia IT e di business che vada oltre i confini aziendali proiettandosi all’interno di un percorso virtuoso di innovazione costante e continua. La creazione di questo genere di strategie è un esercizio complesso in quanto consiste nell’immaginare il futuro e creare un insieme di iniziative che consentano di affrontare i cambiamenti dei comportamenti di clienti e mercato, lo sviluppo e la diffusione di tecnologie emergenti, la pressione competitiva, gli aspetti normativi sempre in evoluzione e altre minacce o opportunità non ancora presenti o sviluppate.
I tradizionali piani strategici a tre o cinque anni hanno lasciato (o meglio, dovrebbero lasciare) spazio a un approccio più fluido che premi la capacità di reagire rapidamente e con agilità al panorama digitale che si è formato in questi anni. Questo crea cioè la necessità di sviluppare innovazioni strategiche costanti e continue che sfruttino le soluzioni digitali per fronteggiare e risolvere i tradizionali problemi di business. È facile quindi comprendere perché molti dirigenti aziendali siano intrappolati tra due fuochi: da un lato c’è la forte volontà di creare un’agenda che guardi al futuro, prendendo in considerazione tutti i cambiamenti possibili e prevedibili, e dall’altro la necessità di gestire il business as usual. In questo contesto, CIO e IT manager sono chiamati a diventare degli Innovator on demand, affrontando un futuro digitale che si sta abbattendo sulle loro attività a un ritmo e con una forza sempre crescente. La trasformazione digitale rappresenta un’opportunità di crescita e sviluppo senza precedenti, tuttavia può anche nascondere insidie molto rischiose se non viene abbracciata, gestita e sostenuta nel modo corretto.
IDC è convinta che non esista una formula magica per affrontare in modo vincente il processo di innovazione continuo, ma che ciascuna azienda, ciascuna realtà è chiamata a sviluppare quello che meglio si adatti alle proprie esigenze, caratteristiche e potenzialità. Tuttavia, nello sviluppo di strategie di innovazione, CIO e IT manager possono fare riferimento a un framework di lavoro che li abiliti a guidare e gestire la DX in azienda. Il framework sviluppato da IDC si pone come obiettivo anche di abilitare IT e Linee di Business (LoB) a collaborare in un processo di pianificazione coordinato per l’innovazione che renda più facile identificare e dare priorità ai migliori candidati per l’innovazione e l’integrazione.
[amazon_link asins=’0393254291,B01FIXMQ00,0307887898,0061766089,0393634639,B06XC81DKV,B010CLU1LY,B009NOYTIS,1521134367,B00M0ILXD8′ template=’ProductCarousel’ store=’dmo0e-21′ marketplace=’IT’ link_id=’df4ce70d-16e9-11e8-91e1-59efbf0953c0′]
WHY: PERCHÉ È IMPORTANTE CREARE STRATEGIE DI INNOVAZIONE?
Sviluppare strategie di innovazione in azienda è fondamentale per riuscire a coniugare le “vite parallele” che le aziende stanno affrontando nel processo di trasformazione digitale, per comprende quali idee sviluppare, su quali andare a investire per la creazione di nuovi prodotti e servizi integrandoli con le infrastrutture di business esistenti. I leader IT delle aziende devono comprendere innanzitutto che l’innovazione non è un concetto monolitico ma multi-livello. In quest’ottica quindi una strategia di innovazione diventa sia un processo per l’identificazione e la prioritizzazione di iniziative per la DX sia un framework per comprendere come la DX trasformerà il modo di fare business nel futuro. Seguendo questo approccio, le strategie di innovazione possono essere classificate in disruptive, adaptive e incremental per aiutare e guidare il CIO a organizzare e guidare l’innovazione in base all’innata propensione aziendale verso cambiamenti drastici o graduali.
WHAT: QUALI SONO I COMPONENTI ALLA BASE DELLE STRATEGIE DI INNOVAZIONE?
IDC ha individuato quattro fasi che compongono il framework alla base delle strategie di innovazione. La prima fase è quella dell’analisi, per valutare l’impatto e i vincoli derivanti dai cambiamenti esterni (come ad esempio la trasformazione del mercato) per potenziali opportunità di innovazione. La seconda fase riguarda l’ideazione e l’impostazione degli obiettivi e prevede lo sviluppo di idee per l’innovazione che riflettono gli obiettivi aziendali e lo stile di leadership dell’impresa in termini di trasformazione dei prodotti e dei servizi. L’innovation execution è la fase tre, dove le idee per l’innovazione che può essere disruptive, adaptive o incrementale vengono convertite in risultati operativi attraverso un processo di innovazione, integrazione e incorporazione. La quarta fase è quella della valutazione dell’impatto e del valore aziendale delle innovazioni sui clienti e sui mercati, sulla base di obiettivi originali, nonché l’abilitazione di risposte e risorse che guideranno l’onda successiva del cambiamento. Il framework è in grado di guidare i CIO nel comprendere quali driver esterni – e in particolare quali tecnologie – avranno un impatto sulla crescita del business e in specifico sul percorso di trasformazione digitale.
WHO: CHI SONO I PRINCIPALI STAKEHOLDERS NELLA CREAZIONE DI STRATEGIE DI INNOVAZIONE?
In questo contesto, tutti i membri dell’ecosistema, che ruota intorno all’azienda, sono interlocutori fondamentali e indispensabili nel percorso di creazione di una strategia di innovazione vincente. Clienti per i feedback, partner per le competenze, consulenti per l’esperienza, fornitori per un confronto con la concorrenza, responsabili delle linee di business per la conoscenza del mercato, tutti svolgono un ruolo importante e tutti contribuiscono alla definizione della strategia avendo un impatto notevole sul ciclo di pianificazione. Quando e come integrare il contributo di ciascuno di essi dipende dal top management aziendale, dalla natura stessa del business, dalla relazione con clienti e mercato e dall’importanza che il digitale ha per la crescita e la sopravvivenza.
HOW: COME TRARRE VANTAGGIO DAL FRAMEWORK PER LE STRATEGIE DI INNOVAZIONE?
Per prima cosa, CIO e IT manager devono iniziare a lavorare e a collaborare con i responsabili delle LoB per identificare quali innovazioni in ambito IT e business potranno apportare il maggior valore in futuro per l’azienda e per il futuro dell’azienda. Una volta identificati i fattori chiave, questi dovranno essere messi su una scala di priorità e classificati in base al livello di impatto che possono avere sul business, sempre tenendo in considerazione la propensione dell’azienda a presentarsi sul mercato: disruptive, adaptive o incrementale. In secondo luogo, è necessario implementare un sistema di assessment continuo per valutare gli impatti (impact analysis) che le strategie di innovazione implementate hanno avuto e avranno su prodotti e servizi esistenti e futuri. Per ultimo, devono essere valutati con attenzione quali sono i problemi che una strategia di innovazione comporta per quanto riguarda le soluzioni di sourcing, la gestione del cambiamento, l’integrazione dei sistemi. Nel lungo tempo, un’efficace strategia di innovazione – dopo aver coinvolto ed educato le LoB sull’impatto di business delle tecnologie della DX già implementate o che verranno implementate – dovrà cominciare a coinvolgere anche l’ecosistema esterno all’azienda, includendo nella trasformazione partner e fornitori e catturando gli input e feedback provenienti dal mercato e dai propri clienti per abilitare un processo di innovazione costante e continua.
Sergio Patano, senior research & consulting manager di IDC Italia