Dati e AI per decidere

Francesco Stolfo toolsgroup

I grandi volumi di informazioni generati da ogni attività di produzione e logistica, con gli strumenti e le competenze giuste, sono un fondamentale motore di competitività

ToolsGroup, nasce negli anni Novanta con l’obiettivo di realizzare soluzioni per l’ottimizzazione e la pianificazione della supply chain. Oggi, racconta Francesco Stolfo, senior partner dell’azienda, le soluzioni sono utilizzate in numerosi settori industriali: dai beni di largo consumo, al fashion, dai prodotti industriali e durevoli, alle generiche attività di post-vendita. «La strategia messa in atto in questi anni – sottolinea Stolfo – ci ha portati a diventare uno dei player di riferimento a livello mondiale nelle soluzioni di supply chain planning e sales & operations planning».

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Pionieri dell’intelligenza artificiale

I nuovi approcci analitici dell’Industry 4.0 richiedono una profonda trasformazione rispetto agli ambienti di produzione e logistica delle merci più tradizionali? «Big Data rappresenta una vera e propria rivoluzione» – riconosce Stolfo. «Nel demand planning in particolare, la raccolta di dati ad ampio spettro permette di considerare diversi elementi che possono influenzare la domanda in modo differente per poter reagire più rapidamente alle variazioni del mercato sia da un punto di vista produttivo che da un punto di vista distributivo. Oggi, queste informazioni sono più facili da recuperare e, usando le nuove tecnologie, diventa sempre più facile estrarre informazioni utili per modificare, se necessario, le decisioni a livello di pianificazione della futura domanda». In questo specifico campo, precisa ancora Stolfo, ToolsGroup ha condotto diverse attività e realizzato diverse soluzioni a partire dalla metà degli anni 2000, diventando il primo software vendor ad adottare strumenti di intelligenza artificiale (AI) a supporto dell’analisi dei segnali della domanda. Spesso si tende a pensare che il valore di certi strumenti predittivi vada soprattutto a vantaggio di organizzazioni complesse che possono contare su ingenti patrimoni informativi. Quanto deve essere grande il “big” di Big Data per beneficiare anche imprese mid-range? Secondo Stolfo la complessità dei processi e l’impatto di un efficace approccio analitico sui dati raccolti non dipendono necessariamente dalla dimensione delle imprese. «Oggi, davvero tutti possono trarre enormi vantaggi. Soprattutto, le aziende che sono in fase di crescita e vogliono sfruttare le nuove tecnologie per competere con i grandi del loro settore. ToolsGroup, per venire incontro a queste esigenze, ha messo in pratica un piano specifico per adattare le soluzioni offerte alla crescita del business delle imprese».

Trasformazione a portata di click

Un altro degli ostacoli percepiti – forse l’esperienza che è stata accumulata finora nel dominio della business intelligence e dei sistemi a supporto delle decisioni fornisce una conferma – riguarda da un lato la grande potenza infrastrutturale, dall’altro le competenze specifiche necessarie per sfruttare al meglio le potenzialità di certi strumenti. Come si risponde alla richiesta di tool analitici più “democratici”, ricchi di autonomia, intelligenza e più accessibili alle varie funzioni aziendali attraverso una gamma più ampia di device? «Le nuove tecnologie sono oggi a “portata di click” e lo saranno sempre di più – afferma Stolfo – Anche quelle più sofisticate». Secondo l’esperto di ToolsGroup rimane, ovviamente, un gap di conoscenza per capire come sfruttare al meglio questi strumenti. «Per permettere non solo la loro fruizione, ma anche il loro massimo sfruttamento, il modello di business deve radicalmente cambiare. In fondo, lo abbiamo già detto, si tratta di una vera e propria rivoluzione e come tale va tenuta in seria considerazione. Il nostro approccio si è effettivamente trasformato: da software vendor a vero e proprio partner a supporto dei nostri clienti. Non si tratta solo di offrire gli strumenti sotto forma di servizi di tipo SaaS, ma di offrire supporto operativo a fianco dei clienti. Qualcuno afferma che questo nuovo modo di operare comporta per gli specialisti un passaggio da una filosofia B2B a un approccio B4B: oggi i risultati contano più delle tecnologie implementate ma per arrivarci è necessario lavorare insieme».

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