Android Nougat conquista il 10% del mercato

Il più recente sistema operativo per smartphone e tablet continua la sua lenta ascesa a discapito di Lollipop e KitKat

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Un punto in percentuale ogni mese, per 10 mesi. Così Android 6 Nougat è arrivato a conquistare il 10% del mercato mobile a livello globale. Sembrano numeri piccoli ma basti pensare che le cifre prese in considerazione riguardano centinaia di milioni di dispositivi, non bazzecole. Google ha lanciato Nougat lo scorso agosto sui Nexus e, di default, sugli smartphone Pixel, ufficialmente poco visti in Italia. La versione Android 7.1 è giunta ad ottobre ed è quella a cui arriveranno i cellulari di nuova generazione prima di essere aggiornati ad 8. Allo stato attuale la classifica, per adozione, vede in testa Android Marshmallow con il 31,8% poi Lollipop 5.1 e KiKat. In realtà gli ultimi due sono quelli che più di altri stanno soffrendo l’ascesa di Nougat, tanto da rappresentare gli unici a non guadagnare utenti tra le posizioni del podio.

Cosa dice il mercato

I dati del portale di Google dedicato agli sviluppatori raccontano di un’evidente crescita di Android 6 e dello stesso Nougat, che insieme rappresentano oltre il 42% della fetta totale. Con tutta probabilità entro l’anno spariranno device con Gingerbread (Android 2.3) e Ice Cream Sandwich (Android 4.0.3) anche per colpa di WhatsApp che ha intrapreso una politica di fine supporto serrata, sia nei confronti del robottino verde che di iOS e Windows Phone (oltre al defunto BlackBerry OS). L’impossibilità di accedere alle chat e, nel prossimo futuro, ai social network preferiti causerà un forzato passaggio a qualcosa di più nuovo e, considerando che sugli scaffali si parte da Marshmallow in poi (improbabile trovare qualcosa con Lollipop), non è difficile pensare a una rapida dipartita dei sistemi più vecchi, peraltro nemmeno protetti dalle sempreverdi minacce che mirano ai dispositivi personali, come i telefonini.

Leggi anche:  Così si servono i clienti