Diffuso erroneamente sul web il banner che annuncia le qualità della versione dedicata alle workstation da lanciare entro l’anno
Era il 1996 e Microsoft lanciava Windows NT 4.0, il sistema a 32-bit pensato per le workstation e i server. Dopo vari service pack e aggiornamenti, la compagnia decise di rendere obsoleto l’OS nel 2004, con la volontà di ridurre le versioni all’unica consumer esistente, specificando le release professionali e quelle dedicate alle macchine aziendali. A distanza di 21 anni, Microsoft sarebbe in procinto di rilasciare una nuova declinazione di Windows 10, rivolta proprio agli ambienti di lavoro su larga scala. Si chiamerà Windows 10 Pro for Workstation PC, come evidenziato dal banner diffuso erroneamente nei giorni scorsi, nel quale l’azienda di Redmond descrive le qualità del progetto, indirizzato alle reti di computer che operano su quantità di dati importanti e all’interno di contesti di intervento critici.
Quattro pilastri
Sebbene non vi sia nulla di ufficiale, dal banner scovato online si possono fare alcune considerazioni su come sarà il nuovo Windows 10 NT. Stando a Microsoft, questo si basa su quattro pilastri principali: Workstation Mode, File System resiliente, Gestione veloce, Supporto hardware esteso. L’obiettivo non è solo quello di donare a una certa fetta di mercato un sistema operativo sicuro e protetto ma versatile e aperto alla condivisione, più di quanto lo fossero le versioni precedenti. Ciò sarà possibile tramite un’ottimizzazione delle prestazioni su più livelli, supportate dal successore dell’NTFS, conosciuto come ReFS, il file system che opera senza difficoltà su vaste mole di dati, auto-correggendosi se necessario. Inoltre, Microsoft ha intenzione di portare Windows 10 Pro for Workstation su dispositivi che montano fino a 4 processori (il limite di Windows 10 Pro è di 2) e 6 TB di memoria. Non si hanno conferme sul lancio né su un’eventuale disponibilità a livello globale ma è evidente che la compagnia abbia l’interesse nel divulgare la notizia quanto prima.