Produttività industriale o consumerizzazione della tecnologia? Smart working o trend massificati? Non c’è più distinzione tra quello che l’hi-tech può fare per migliorare il business
Per il secondo anno consecutivo Samsung ha organizzato il suo Business Innovation Forum, un appuntamento che ha l’obiettivo di spiegare in che modo prodotti tipicamente consumer possono supportare un nuovo modo di lavorare, sia in ambienti classici che più estremi. In che senso? Pensiamo agli smartphone, che negli anni hanno vissuto pienamente il trend del BYOD. Oggi con un oggetto del genere, piccolo e versatile, si possono organizzare attività prima limitate a strumenti ad-hoc, costosi e poco adattabili. Un esempio? Le fotocamere a infrarossi dotate di sensori di calore, da utilizzare all’interno di contesti specifici, spesso industriali. Oggi con un solo gadget da applicare alla porta di alimentazione del telefonino si trasforma il device in un tool professionale, capace di rispondere a esigenze differenti, sfruttando un solo prodotto.
Come si è arrivati a tutto ciò? Lo spiega bene Francesco Sacco, professore della SDA Bocconi e consulente per enti privati e aziende. “Attraverso la ricerca di un mondo migliore. La crescita è resa possibile dall’innovazione, dallo sviluppo tecnologico, dalla capacità di adattarsi ai cambiamenti, anche strutturali, del nostro pianeta. Abbiamo sempre agito allo stesso modo: partendo da quello che si ha per alzare l’asticella, valicando i confini e giungendo a ulteriori traguardi, che rappresentano un nuovo inizio”. In poche parole, la necessità di ottimizzare le risorse limitate ha portato l’uomo a creare delle scorciatoie che permettono di risolvere più velocemente i problemi, con minor sforzo.
L’ottimizzazione è ciò che ha guidato un nuovo modo di intendere la produttività, in un’ottica maggiormente tecnologica. È l’ottimizzazione che ha avviato la seconda e la terza rivoluzione industriale, con un flusso sempre più veloce che ci ha portato fin dentro la quarta. Non a caso, l’Industry 4.0 è la naturale conseguenza della necessità di integrare nuove modalità di intervento all’interno dei processi industriali, sia su piccola che media e larga scala.
Le applicazioni verticali di @SamsungItalia aprono il #SamsungBusinessForum pic.twitter.com/h7FmR1FtXK
— Data Manager Online (@datamanager_it) 7 giugno 2017
“Parliamo di Industry 4.0 quando creiamo uno smartwatch per l’utente finale che può trasformarsi in un punto di accesso per l’operaio in fabbrica; quando un semplice tablet diventa una finestra per entrare nei mondi della realtà aumentata di un museo; quando un wearable raccoglie i dati sanitari e li invia al dottore di riferimento” – ha spiegato Antonio Bosio, Product and Solutions Director di Samsung Italia.
Il panorama della quarta era industriale è diventato un polo determinante per Samsung. Lo spiegano le numerose partnership con cui tante compagnie usano quotidianamente le piattaforme della multinazionale per incrementare i loro servizi.
Monti & Russo Digital
Azienda leader nella consulenza alle imprese di prodotti e servizi per l’innovazione digitale, ha messo a disposizione dei suoi clienti una personalizzazione della soluzione Knox Premium, che permette una gestione sicura di hardware e software, sia in locale che in remoto.
Banca Mediolanum
Una delle prime banche a cogliere l’esigenza dei propri clienti di accedere al conto corrente in mobilità, creando anche un wallet digitale e proteggendolo con la sicurezza biometrica tramite Samsung Pass (in arrivo). La banca integrerà il servizio all’interno del Mediolanum Wallet, per aggiornare la propria piattaforma con un livello di protezione dell’identità digitale via scansione dell’iride.
Piaggio
La collaborazione con Samsung ha preso il via dalla volontà di esplorare nuovi scenari legati alla multimedialità e alla connettività applicata ai veicoli a due ruote. Si parla allora di display e computer di bordo touch, che forniscono informazioni basilari sul percorso e il veicolo, pur mantenendo l’attenzione dell’utente sulla strada.
Corriere della Sera
Il canale 360° di Corriere TV, attivo da inizio aprile, ha dato il via alla sezione “Le Storie 360”, che sfruttano le videocamere Gear 360 di Samsung, nelle mani dei giornalisti che hanno uno strumento innovativo per raccontare il mondo circostante. Ogni settimana viene pubblicato un nuovo contenuto, da fruire sia in modalità desktop che smartphone e visore virtuale.
Impersive
I video del Corriere professionali sono realizzati da Impersive, che vanta nel suo portfolio anche un interessante progetto di intrattenimento per i bambini all’interno degli ospedali. Tramite un visore Gear VR i piccoli pazienti dell’Ospedale di Latina possono vivere esperienze in 3D che riproducono salite e discese su montagne russe e spettacoli nelle piazze di parchi di divertimento. In questo modo la tecnologia va incontro alle persone, per rendere meno doloroso il percorso di riabilitazione medica.
Joinpad
La Realtà Aumentata ha portato alla partnership con Joinpad, azienda italiana che realizza una gamma di soluzioni avanzate per i processi industriali. Il servizio Smart Assistance, ad esempio, offre via mobile uno strumento di collaborazione con cui i tecnici sul campo possono dialogare, condividere dati e ricevere assistenza da un esperto remoto. L’interazione è ancora più completa e immediata grazie all’utilizzo dell’AR.
Clear Channel / BikeMi
Samsung e Clear Channel Italia si sono interrogate per capire come sfruttare al meglio l’integrazione tra la tecnologia wearable, in particolare Samsung Gear S3, la funzionalità NFC e il servizio di bike sharing milanese BikeMi. L’obiettivo era anticipare le esigenze dei propri consumatori e migliorare la customer experience, offrendo un accesso facile, veloce ed intuitivo. La risposta è stata integrare i sistemi di gestione già esistenti con una funzionalità aggiuntiva, capace di supportare l’autenticazione wireless tramite l’app installata sugli smartwatch Samsung.