Un nuovo materiale polarizzato e super sottile permetterà di limitare la ricarica dello smartphone a solo 4 volte l’anno
I principali produttori di smartphone si stanno impegnando per aumentare la durata della batteria dei loro prodotti. Come ognuno di noi sperimenta quotidianamente, questi dispositivi a causa di un utilizzo piuttosto intenso risultano avere un’autonomia insufficiente per i nostri bisogni. Grazie al lavoro dell’Università del Michingan insieme alla Cornell University il problema potrebbe essere finalmente risolto.
I due atenei hanno sviluppato un nuovo materiale magnetoelettrico e multiferroico, che si compone di sottili strati di atomi sovrapposti fino a formare una pellicola polarizzata. Questo polimero non necessita di un flusso costante di energia per passare da un polo della batteria all’altro ma solamente un leggero impulso. Se utilizzato per la costruzione della prossima generazione di processori sarà quindi possibile consumare fino a 100 volte in meno di energia rispetto alle soluzioni odierne. Nei fatti basterà ricaricare lo smartphone solamente ogni 3 mesi. Lo stesso materiale potrà essere poi sfruttato per l’assemblaggio di dispositivi medici e industriali particolarmente potenti e che necessitano di un enorme apporto di energia.
Questa in realtà non è la sola soluzione pensata per allungare la vita dello smartphone. L’Università di Oxford ha ad esempio utilizzato i batteri per migliorarne l’autonomia mentre altri hanno addirittura provato a sfruttare il rabarbaro a questo scopo.