Gli hacker al servizio di Trump hanno raccolto un numero impressionate di informazioni su milioni di cittadini USA. Senza violare alcun servizio
La conferma è arrivata nelle ultime ore: i dati di 198 milioni di elettori statunitensi sono stati raccolti, negli anni, da agenti al servizio dei repubblicani, e dunque del presidente Donald Trump. L’enorme database, a ragione considerato il più grande della storia a scopo politico, contiene informazioni personali dei cittadini ma anche altri elementi identificativi, come le attività sui social network, comprese di tipologia e numero di like, e opinioni su temi molto scottanti: aborto, religione, inquinamento. Questo è il primo problema ma ce ne è anche un secondo, se possibile ancora più grave. Il vasto archivio era conservato su un server cloud di Amazon aperto, privo delle più basilari forme di protezione e quindi alla mercé di chiunque, non solo smanettoni ed esperti cyber.
Perdita consistente
La ricerca e la memorizzazione delle informazioni è stata portata avanti da Deep Root Data, azienda che si occupa di analytics e che nel 2016 ha ricevuto dai repubblicani una cifra pari a 983 mila dollari, da sommare ai 6,7 mila destinati a Data Trust, che ha supportato il lavoro di scouting, consolidato e validato poi dalla prima. Data Root ha già ammesso la propria responsabilità, spiegando di aver aggiunto un livello di sicurezza e rassicurando sull’assenza di download non autorizzati dell’archivio da parte di terzi. Il bello è che non si può imputare alla compagnia nessuna forma di violazione di account o privacy degli elettori, visto che i dati raccolti sono pubblicamente disponibili su vari servizi online. Semmai la leggerezza è stata quella di lasciare che tutto fosse hostato online liberamente, tanto che bastava conoscere il link finale per ottenere la cartella completa. Quello che ha fatto Data Root è stato realizzare un database aumentato, una biografia digitale di 198 milioni di persone, a dimostrazione di quanto il web sia diventato depositario di informazioni che vanno al di là delle semplici generalità, grazie a contenuti considerati fondamentali per la costruzione di cluster avanzati.