Perché la NSA si è aperta un conto su GitHub

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La National Security Agency si apre sempre di più al pubblico, condividendo i codici di decine di progetti. Un passo verso la democratizzazione dello spionaggio

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Non sorprenderà che la presenza digitale della NSA sia cresciuta notevolmente da quando Edward Snowden ha contribuito a svelarne i più deplorevoli programmi di monitoraggio. Un esempio? Nel 2015 l’agenzia federale ha aperto un account su Twitter, che lo stesso Snowden ha seguito dal primo momento, con la volontà di aprirsi maggiormente al dialogo con il pubblico. La mossa successiva è appena arrivata e si è concretizzata nell’attivazione di uno spazio su GitHub, repository più famosa tra la comunità di sviluppatori indipendenti e non. Che senso ha una decisione del genere? Andando oltre i soliti detrattori che potrebbero pensare che la NSA voglia sottrarre qualche buona idea per il suo prossimo progetto, l’arrivo su GitHub ha in sé più effetti positivi che negativi.

Cosa succede

Sin dall’approdo tra le pagine dell’archivio digitale, la National Secutiy Agency ha condiviso 32 progetti differenti, che ricadono nel catalogo denominato TTP, Technology Transfer Program. Si tratta di software conosciuti da tempo, come il Security Enhanced Linux (SELinux) realizzato proprio nei lab federali e molte novità, con la promessa di rilasciarne presto un numero maggiore. Perché tanto interesse? La tecnologia ha un’ottima tradizione di lavori nati in ambito militare e poi approdati altrove (pensiamo alla stessa internet), con l’intendo di migliorare ecosistemi destinati all’utente finale, tramite innovazioni conosciute solo da pochi. Anche in questo caso, la diffusione del sapere della NSA potrebbe tornare utile ai developer che (e siamo a un altro punto a favore) potrebbero mettere in luce le proprie capacità, proponendosi proprio all’agenzia come candidati per lo sviluppo di nuove piattaforme. Per la sicurezza nazionale, ovviamente.

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