Avvicinandosi a grandi passi al proprio venticinquesimo compleanno, l’azienda rivede l’offerta e la riorganizza pensando all’evoluzione delle esigenze dei clienti e del mercato
L’evoluzione delle tecnologie IT è rapidissima: lo si sente ripetere da tempo, ma quando si può ascoltare la storia di un protagonista quale NetApp, è immediato accorgersi di quanto quest’affermazione sia vera, soprattutto in alcuni settori di mercato, come lo storage. NetApp compie infatti in questi giorni (il 9 giugno, per l’esattezza) 25 anni e ha realizzato un percorso notevole. Infatti oggi l’azienda è sulla frontiera delle più recenti novità tecnologiche nell’ambito dello storage e delle architetture infrastrutturali. Lo dimostrano le novità presentate ai giornalisti a Milano il 7 giugno e raccontate da Marco Pozzoni, country sales director e da Roberto Patano, senior manager systems engineering di NetApp Italia. Pozzoni ha esordito in teleconferenza, raccontando come l’azienda abbia intrapreso un percorso di crescita basata sulla spinta verso la Digital Transformation, evoluzione su cui sono impegnati molti clienti e partner di NetApp. La strategia dell’azienda si sviluppa oggi su tre aree principali: cloud (soprattutto cloud ibrido), data center di prossima generazione e modernizzazione dello storage in chiave All Flash. «In Italia siamo al secondo posto in termini di quota di mercato sulla tecnologia All Flash», conferma Pozzoni. Ma tutto ruota attorno al dato, che rappresenta il vero fulcro della strategia di NetApp di attenzione ai propri clienti. Un dato che sia sicuro, garantito ma, soprattutto, a prova di futuro, cioè sempre disponibile anche sul medio-lungo termine: tanto da superare in importanza l’infrastruttura stessa. «Il dato è il bene più prezioso di cui dispone il nostro cliente», aggiunge Pozzoni.
Nuovi prodotti
La strategia NetApp non si declina solo nell’approccio al mercato ma, ovviamente, anche nell’offerta, sia di prodotti che di servizi, in altri termini: di soluzioni. Così, sono state presentate diverse novità, che prendono le mosse da alcune considerazioni di base. «NetApp sta guadagnando consensi e quote di mercato anche su tecnologie che non fanno parte del nostro bagaglio tradizionale – spiega Patano -, come a esempio l’All Flash Array». In generale, le soluzioni più richieste oggi sul mercato sono basate su architetture Open, Software-Defined e legate al cloud, soprattutto all’hybrid cloud, «e questo negli ultimi sei mesi sta accadendo anche in Italia». Per questo, e per rispondere alle esigenze di modularità, flessibilità e scalabilità che giungono dai clienti, NetApp lancia oggi HCI, una soluzione iperconvergente basata su nodi comprendenti una componente di elaborazione, una di storage flash e una di networking, componibili per rispondere a tutte le richieste. «Si parte da un modulo base con 2 nodi computazionali e 2 nodi di storage e si scala su tre modelli di consumption: small, medium e large, in base a dimensioni ed esigenze dell’azienda». La nuova piattaforma, basata sulle tecnologie SolidFire, azienda recentemente acquisita da NetApp, offre caratteristiche quali semplicità di gestione e modularità, per cui «si possono aggiungere anche solo moduli storage, senza incorrere in costi aggiuntivi e nascosti di licenze software, come spesso accade», dal momento che, tra l’altro, HCI viene offerta con VMware già installato (una licenza di prova da 60 giorni).