All’evento “LenovoTransform”, svoltosi a New York a metà giugno, debuttano i due nuovi brand ThinkSystem e ThinkAgile, quest’ultimo dedicato al mondo del software defined, per rendere ancora più tangibile l’impegno in ambito data center
New York – Un rilancio in grande stile a Manhattan. Lenovo sceglie la Grande Mela per presentare il suo nuovo corso, in un evento di metà giugno chiamato non a caso “Lenovo Transform”. Perché, come ha spiegato nel suo keynote Kirk Skaugen, President del Data Center Group di Lenovo, “negli ultimi due anni abbiamo davvero trasformato la nostra organizzazione ed è per questo che abbiamo voluto chiamare così l’evento, anche per richiamare la digital transformation di cui si parla tanto oggi, e che non potrebbe esistere senza strumenti di computing adeguati, in grado di interpretare i big data che provengono dagli smart device sempre più presenti nella vita quotidiana, per farci prendere decisioni più intelligenti”. La parola chiave è proprio quest’ultima: la società non ha nascosto la propria ambizione di porsi come leader della “intelligent transformation”, quella che Yang Yuanqing, Presidente e CEO di Lenovo, ha definito la “quarta rivoluzione”, ed è per questo che a New York ha mostrato tutta la propria potenza di fuoco, a cominciare da quello che Kirk Skaugen ha indicato senza mezzi termini come “il più completo portafoglio di prodotti di sempre, con 14 piattaforme server, sette offerte storage e cinque switch di rete”, riferendosi all’ambito dell’offerta del Data Center Group, una delle tre macro-divisioni di Lenovo, accanto a quella dei PC e smart device, e a quella relativa al business mobile, che vede nel marchio Moto il suo cavallo di battaglia.
Due nuovi brand
Kirk Skaugen, arrivato in Lenovo dopo vent’anni in Intel, ha poi presentato in dettaglio i due nuovi brand ThinkSystem e ThinkAgile, volti a “posizionarci ancora più in alto nell’ambito dei data center”. In concreto, la nuova gamma ThinkSystem, basata su processori Intel Xeon Scalable, riunisce i più alti standard del settore sotto un nuovo brand unificato che copre i sistemi server, lo storage e il networking, mentre ThinkAgile è un portfolio completamente nuovo di soluzioni software-defined basate sulle piattaforme Lenovo ThinkSystem, “che si adatta ai cambiamenti delle esigenze del reparto IT riducendone al contempo la complessità e i costi, ed eliminando le barriere presenti nell’IT tradizionale. Ancora più efficaci insieme, ThinkSystem e ThinkAgile consentono ai clienti di costruire le fondamenta per progettare un data center di tipo future-defined”, secondo le parole della società.
Scommessa ambiziosa
La scommessa è ambiziosa, visto che nell’ultimo anno proprio la divisione Data Center Group era stata quella che aveva perso un po’ terreno, ma pare ben riposta, visto che la nuova offerta è davvero articolata e promette di soddisfare tutte le esigenze in ambito data center, cloud ibrido, intelligenza artificiale e machine learning. Senza dimenticare anche l’High Performance Computing, ambito nel quale la società è sempre più protagonista: proprio sul palco dell’evento di New York, direttamente dalla viva voce di Sergi Girona, Direttore delle Operazioni di BSC, è stata annunciata l’implementazione del più grande supercomputer di prossima generazione a livello mondiale di tipo Intel-based, presso il Barcelona Supercomputer Centre (BSC). Chiamato MareNostrum 4, il supercomputer da 11,1 petaFLOP sarà ospitato presso l’Università Politecnica della Catalogna di Barcellona in Spagna, e sarà impiegato in diverse aree della scienza. È solo l’ultimo tassello di una progressione che ha visto Lenovo affermarsi decisamente nel rarefatto mondo dei supercomputer, dove ha debuttato nel 2014 e che in soli tre anni l’ha vista arrivare alla posizione di numero due mondiale nella lista dei Top 500 vendor mondiali di supercomputer, con 92 installazioni nel 2017.
Tra HPC e Intelligenza Artificiale
Non si tratta però solo di installazioni di bandiera volte unicamente a entrare nelle classifiche, ma di una vera e propria strategia che punta decisamente verso i grandi data center, soprattutto di quelli di tipo “hyperscale”, ovvero quelli utilizzati da aziende del calibro di Facebook, Google, Alibaba e così via, come ha sottolineato Peter Hortensius, CTO del Data Center Group di Lenovo durante l’incontro di New York: “attualmente siamo presenti in sei dei sette principali data center hyperscale globali, grazie anche a soluzioni come il nuovissimo ThinkSystem SD530 per l’High Performance Computing che, rispetto al nostro primo supercomputer, ha otto volte più FLOP e occupa il 98 per cento in meno di spazio nel data center”. Ma c’è un’altra frontiera sulla quale Lenovo sta mettendo gli occhi: quella dell’intelligenza artificiale. Incontrando la stampa nel corso dell’evento Lenovo Transform, Yang Yuanqing ha ammesso che si tratta di un “aspetto strategico a livello di intera azienda, nel senso che l’intelligenza artificiale è destinata a trovare posto in tutte le nostre applicazioni, con l’idea di fondo che uno chiede qualcosa e riceve una risposta in linguaggio naturale”, rivelando che “un team di ricercatori dedicati è al lavoro per adattare l’intelligenza artificiale per i diversi servizi, indagando anche sui modi in cui potremmo offrire questo servizio anche ad altre aziende”.
Verso il personalized computer
Infine, l’evento Lenovo Transform è stato anche l’occasione per il debutto di ThinkStation P320 Tiny: la più piccola workstation al mondo, che in un form factor di appena un litro può contare sulla potenza dei più recenti processori Intel Core i e sulle schede video Nvidia Quadro, e della proposta Lenovo PC as a Service (PCaaS), che mette a disposizione un modello totalmente gestito fornito in abbonamento con un costo fisso mensile che racchiude hardware e software in un’unica soluzione. L’offerta PCaaS è chiaramente rivolta ad aiutare le aziende ad affrontare il nuovo scenario dominato dalla transizione verso un’IT sempre più agile, dove il modello CYOD, Choose Your Own Device, e la sinergia multi-dispositivo stanno delineando un futuro in cui si sta passando dal personal computer al personalized computer. E se a quest’ultimo riguardo Lenovo ha mostrato a New York, per ora solo in un rendering, il concept del prototipo di un PC dal display pieghevole, ben più concreti sono stati i temi affrontati da David Hill, Chief Design Officer di Lenovo e tra i padri del ThinkPad X1 Carbon, l’imbattibile top della gamma ThinkPad della quale proprio quest’anno ricorre il venticinquennale.