Lenovo, buona la quarta

Il quarto trimestre dell’anno fiscale concluso a marzo segna un ritorno all’utile per il colosso di origine cinese, che lascia ben sperare per una inversione di tendenza più duratura

L’inversione di tendenza c’è stata. E pare essere abbastanza netta. Perché nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2017, concluso il 31 marzo scorso, il fatturato di Lenovo è stato di 9,6 miliardi di dollari, con un incremento del 4,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, alimentato in parte dalle buone prestazioni nell’ambito dei PC e degli smart device, oltre che nel business mobile. E anche se per l’intero anno fiscale i ricavi complessivi sono stati di 43 miliardi di dollari, in calo del 4,2 per cento rispetto all’anno precedente, l’azienda non nasconde l’ottimismo: «Nonostante le condizioni di mercato sfidanti, Lenovo ha visto il rilancio del fatturato nel quarto trimestre, dopo cinque trimestri di declino», ha infatti dichiarato Yang Yuanqing, Presidente e CEO di Lenovo. «Per spingere ulteriormente la crescita, abbiamo definito chiaramente una strategia che chiamiamo “a tre ondate”. Continueremo a perseguire la leadership nel mercato del PC in termini di scala, redditività e innovazione – nella prima ondata – mentre costruiremo i due motori di crescita dalle nostre attività della seconda ondata, mobile e data center. Contemporaneamente, metteremo in atto la nostra terza ondata di “Device + Cloud” e“Infrastruttura + Cloud”, per cogliere tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Con questa nuova strategia siamo certi di poter avere una crescita sostenibile a lungo termine».

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Il business nell’area EMEA

Andamento analogo, cioè con anno complessivo non positivo ma ultimo trimestre in netto recupero, si è avuto anche nella regione EMEA, dove le vendite consolidate nel quarto trimestre hanno registrato una crescita del 5,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a 2,6 miliardi di dollari. Per tutto l’anno, il fatturato è invece stato di 11,2 miliardi di dollari, con un decremento rispetto all’anno precedente, del 5,1 per cento. Il fatturato nell’area EMEA rappresenta oggi il 27,4 per cento di quello complessivo della società nel quarto trimestre, e il 26 per cento per tutto l’anno. Lenovo rimane inoltre saldamente posizionata al secondo posto del mercato PC in EMEA, con una quota di 20,6 per cento, e al terzo posto del mercato tablet, con il 9,7 per cento in base alle rilevazioni di IDC.

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Meglio del mercato

È da questi dati che Data Manager è partita per avere un commento da Emanuele Baldi, che dall’inizio del 2017 ha assunto la posizione di Country General Manager e Amministratore Delegato in Italia di Lenovo. «Sicuramente è stato un anno difficile, anche se migliore di quello precedente», ha sottolineato il manager, spiegando che «tra i dati positivi, che non sono certo mancati, va indicato l’andamento nell’area PCSD “PC e smart device”, che rimane il nostro core business, dove il mercato nel suo complesso ha fatto registrare un calo del 3 per cento mentre noi siamo cresciuti dello 0,7 per cento, ovvero una percentuale esigua in assoluto ma da considerare preziosa in quanto mostra che abbiamo fatto meglio del mercato». Non solo: «Se poi guardiamo alla fascia alta del mercato, come per esempio a quella dei convertibili costituita dalla nostra linea Lenovo Yoga in ambito consumer e dal modello analogo (ma ottimizzato per l’uso aziendale) ThinkPad X1 Yoga in ambito business, i nostri risultati sono ancora più positivi, ed è anche merito del fatto che il mercato ci riconosce una leadership chiara in termini di innovazione e design», ha proseguito Baldi, riconoscendo che per quanto riguarda l’area DCG, cioè quella che comprende server, storage, software e servizi, e che ha perso nell’intero anno il 10,6 per cento sulle vendite totali, attestandosi a 4,1 miliardi di dollari, «siamo ancora in territorio negativo, anche se vediamo che la nostra strategia di specializzazione sta cominciando a mostrare i primi frutti».

Successi italiani

Per quanto infine riguarda più da vicino l’Italia, Emanuele Baldi ha parlato di un quarto trimestre «molto positivo, che ci ha visto vincenti sia nell’area dello Small and Medium Business sia in quella Enterprise -in ambito PCSD – e dove abbiamo avuto ottimi riscontri anche in ambito DCG per le nostre proposte nell’ambito Software Defined Computing e High Performance Computing, con l’esempio di eccellenza dato dal maggior supercomputer europeo installato in Italia, ovvero il ‘Marconi’ al Cineca di Bologna». È anche in considerazione di questi risultati che il numero uno italiano di Lenovo si mostra ottimista: «Abbiamo una strategia chiara e lineare a livello globale, e se a questo si aggiunge il fatto che in Italia disponiamo di un team validissimo, posso senz’altro ritenere che il nostro Paese tornerà in territorio positivo prima di altre country. Dopotutto, per fare un solo esempio, nell’ambito server Lenovo è alla quarta posizione nel mondo, mentre in Italia è già al terzo posto. E questo ha un suo significato».

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