Un brevetto spiega in che modo i pacchetti consegnati dal gigante dell’e-commerce potranno adagiarsi sul terreno del cliente, senza arrecare danni
Già da qualche mese Amazon testa la sua consegna via drone in alcune zone della Gran Bretagna. Quello che sembrava solo un curioso progetto potrebbe presto trasformarsi in realtà per migliaia di persone. Ma in che modo i pacchetti trasportati dal gigante dell’e-commerce potranno essere preservati da urti e cadute in fase di atterraggio? Un brevetto scoperto nei giorni scorsi spiega l’arcano: Amazon userà piccoli paracaduti per portare a termine ogni spedizione, lasciando così che le confezioni contenenti i più svariati beni si adagino al suolo, senza incorrere in forti urti con il terreno. Una volta posizionato in corrispondenza di un luogo adatto, il drone lascerà andare il pacco, che a quel punto potrà essere ricevuto e aperto dal destinatario.
Tra le ali del vento
Trattandosi di un brevetto non è detto che sia questo il metodo che alla fine Amazon utilizzerà per la consegna dei beni. Anzi, è molto probabile che il paracadute sia solo uno dei possibili strumenti atti a raggiungere tale scopo, a seconda delle condizioni del tragitto e del luogo di destinazione. Risulta infatti difficile pensare a un drone che rilascia un pacchetto a una famiglia all’interno di un condominio, seppur con un terrazzo in grado di accoglierlo. Non a caso, nel disegno del brevetto mostrato dall’ufficio statunitense incaricato, la casa che fa da esempio è un villino con un bel po’ di spazio circostante a disposizione. Ad ogni modo si tratta del primo esempio di cosa ha in mente Jeff Bezos per il futuro della sua piattaforma. Del resto è dove le grandi metropoli stanno andando a finire: sempre più traffico per strade urbane e arterie circostanti, con la conseguenza di ritardi e inconvenienti per vettori e clienti che attendono la merce. Il cielo rappresenta una via di salvezza libera dal caos terreno, almeno per il momento.