Il board di Uber vuole far fuori il CEO Travis Kalanick

Il cda di Uber sta valutando l’uscita del CEO Travis Kalanick, ritenuto il primo colpevole del clima avverso nei confronti dell’azienda

Uber è certamente l’app di ride sharing più famosa al mondo ma non si può dire che stia vivendo un momento felice dal punto di vista delle pubbliche relazioni. L’azienda è stata coinvolta in numerosi scandali tra cui lo spionaggio degli utenti Apple, scandali sessuali, la scoperta dell’utilizzo di sistemi per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine e il blocco di ogni sua attività in Italia poi revocato. Secondo il consiglio d’amministrazione di Uber il principale responsabile di questo clima ostile nei confronti dell’azienda è proprio il CEO Travis Kalanick. Il co-fondatore dell’app ha usato violenza contro uno dei suoi driver e il board ha approfittato del decesso della madre in un incidente navale per costringerlo ad accettare un congedo di 3 mesi.

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Il cda di Uber si è riunito per discutere i risultati dell’indagine interna condotta dall’ex procuratore generale Eric Holder in merito alla violenza e al sessismo che caratterizzerebbero la cultura aziendale dell’app di San Francisco. Secondo il New York Times, l’allontanamento temporaneo di Kalanick sarebbe solo il primo tentativo di “smuovere i vertici aziendali”. L’obiettivo è quello di adottare misure per riottenere la fiducia di utenti e istituzioni anche con misure drastiche come il licenziamento di Emil Michael, amministratore delegato e stretto collaboratore di Kalanick. Il manager avrebbe già annunciato le sue dimissioni in una e-mail al NYT.

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