Nel futuro i piccoli velivoli potranno ricaricarsi ed essere indipendenti grazie a grandi torri create ad-hoc
Partiranno tutti insieme, come i vettori su quattro ruote di oggi, solo che i droni di Amazon consegneranno la merce prima, senza intoppi e con maggiore versatilità. Il tutto sia grazie alla flotta Prime Air che ad alveari creati apposta per contenerli. Questi, come una sorta di stazioni di ricarica, manutenzione e gestione dei piccoli velivoli, assumeranno il ruolo di basi centrali dei droni, da piazzare nelle città più grandi, inizialmente in quelle dove sarà attivo il servizio di delivery via aerea ideato dalla multinazionale di Jeff Bezos. Non vi è l’ufficialità del progetto ma un brevetto, chiamato Multi-Level Fulfillment Center for Unmanned Aerial Vehicles, descrive come funzionerà l’alveare.
Come funziona
Come le altre idee futuristiche del gigante dell’e-commerce, anche quella della torre dei droni risolverebbe un bel po’ di problemi per una grande compagnia di logistica quale è Amazon. Una costruzione che si estende in verticale eliminerebbe l’ingombro di un’eccessiva densità a terra, spedendo peraltro i suoi mezzi via aria e non per le trafficate strade dei centri urbani, Tutto molto bello e degno di una pellicola sci-fi di primo livello se non fosse che per realizzare un progetto del genere e renderlo fattibile servirebbero permessi e certificazioni specifiche, che al momento non siamo così certi le autorità potrebbero concedere. Sappiamo infatti quanto stia tribolando Bezos per condurre test quanto più verosimili possibile circa le spedizioni di Amazon Prime Air, relegate al momento a qualche zona del Regno Unito. Probabilmente, tra qualche anno i droni-corriere diventeranno una realtà ben più ampia, pronta a beneficiare di stazioni intercittadine create ad-hoc.