In questo White Paper a download gratuito saranno illustrati i benefici del “cognitive business”
Le innovazioni tecnologiche permettono alle macchine di emulare in modo sempre più accurato il ragionamento e il comportamento umano. Le interazioni uomo-macchina sono diventate naturali e immediate: azioni come l’ascolto, la comprensione e le risposte vocali sono entrate a pieno titolo tra le funzionalità “cognitive” delle macchine. Le aziende possono toccare con mano – già da ora – i benefici del “cognitive business”.
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Lo straordinario sviluppo delle capacità di calcolo delle macchine, l’utilizzo di algoritmi sempre più sofisticati e interfacce utente sempre più “umane” hanno rivoluzionato l’interazione tra l’uomo e le macchine. Pensiamo agli assistenti digitali dei nostri smartphone: Cortana (Microsoft), Siri (Apple) e Alexa (Amazon) sono solo alcuni esempi di tecnologie cognitive che ci permettono di dialogare, letteralmente, con oggetti non umani, dotati di intelligenza artificiale.
Le tecnologie cognitive però non si limitano a semplificare solo la nostra vita quotidiana, ma stanno entrando velocemente anche nelle realtà aziendali, portando con sé importanti benefici. Esse permettono di acquisire una conoscenza del business molto più approfondita e di sfruttare appieno il patrimonio informativo delle organizzazioni, anche quando i dati provengono da fonti eterogenee o non sono strutturati. Le aziende possono già sperimentare i vantaggi che si ottengono entrando nel “cognitive space”: tutti i processi di business intelligence e di performance management di un’organizzazione risultano migliorati perché anche gli utenti privi di conoscenze tecniche potranno ottenere, in tempi rapidi, risposte alle varie esigenze di business.