Poche settimane ci dividono dallo smartphone che potrebbe innalzare OnePlus a gigante del settore mobile. Ecco qualche dettaglio
Tra la fine di giugno e gli inizi di luglio OnePlus 5 sarà realtà. Man mano che si avvicina il tempo della presentazione (che potrebbe avvenire solo online, come in precedenza), emergono ulteriori dettagli circa il telefonino. Questa volta è la stessa compagnia a dare un elemento ufficiale in più: la presenza del processore Snapdragon 835 di Qualcomm. L’integrazione della CPU di ultima generazione non era mai stata messa in dubbio, ma non vi erano comunque conferme a riguardo. Ora, possiamo ragionare su qualcosa di molto più concreto, che apre anche ad ambiti strategici diversi per la startup cinese. Prima di tutto, il SoC in dotazione è un preludio praticamente certo a un modulo RAM da almeno 6 GB, se non addirittura 8. Al fianco di questo vedremo due versioni, differenti solo per capacità della memoria integrata: 64 o 128 GB.
Fotocamera d’eccezione
Ma la caratteristica più interessante, anche questa confermata da OnePlus, è data dalla collaborazione tra la compagnia e DxOMark, che definisce gli standard fotografici per smartphone e tablet. Finora non vi sono indizi su un coinvolgimento nella costruzione hardware delle lenti ma è probabile che i tecnici di DxO abbiano preso parte al processo di ingegnerizzazione dei sensori, per far si che OnePlus 5 rispondesse davvero ai requisiti necessari a posizionarsi in alto nel ranking dei cameraphone più performanti. Lo Snapdragon 835 rappresenta anche una porta di accesso ad ambiti di utilizzo più futuristici. Ad esempio l’intelligenza artificiale e il machine learning, per cui non è detto che il telefonino non abbia anche un assistente virtuale esclusivo e costruito in casa, ma anche il VR, sia verso la compatibilità con la piattaforma DayDream di Google che per accessori specifici. Non a caso, in occasione della presentazione di OnePlus 3, la compagnia aveva presentato Loop VR, visori prodotti in edizione limitata e attualmente fuori commercio. Potrebbe essere il momento giusto per svelare la seconda generazione.