Prodotto da Trekstor segna il ritorno sulle scene degli indossabili per la casa Redmond dopo il fallimento di Band 2
Microsoft e wearable non vanno d’accordo. Ci aveva provato anni fa la casa di Redmond con il suo indossabile Band a portare un po’ di Windows al polso degli amanti del fitness ma non era servito. Nemmeno Band 2, pur rinnovato in design e specifiche tecniche, aveva centrato il colpo. Ma la storia potrebbe cambiare presto grazie a Windows 10. Come sappiamo, il sistema operativo di Microsoft è stato sviluppato per girare un po’ ovunque, dai classici computer agli smartphone e internet delle cose. Una sua declinazione, conosciuta come Windows 10 IoT, è proprio quella pensata per i wearable, come il TrekStor watch, fresco di presentazione. Si tratta del primo orologio potenziato dalla piattaforma dedicata che deriva dall’OS più recente, da cui prende in prestito parti del kernel e il supporto alle Universal App.
Come funziona
Questo vuol dire che lo smartwatch è in grado di far girare software completi sviluppati per dispositivi mobili, come smartphone e tablet di primo pelo, tra cui il Surface. Trattandosi di un device con uno spazio di interazione ridotto, è evidente che molte applicazioni avranno poco senso al polso (come Word e PowerPoint) ma molto dipenderà dalla creatività degli sviluppatori e dalle software house che vorranno adattare i loro lavori per TrekStor watch. Non abbiamo specifiche tecniche relative al prodotto se non la presenza di un vetro Gorilla Glass 3 e di una batteria in grado di durare quanto basta per non tediare gli utenti con ricariche continue. Difficile anche dire quando lo vedremo sugli scaffali dei negozi anche se la sensazione è che la disponibilità non sia così lontana nel tempo.
