Il piccolo computer per sviluppatori della cinese arriverà entro il mese di maggio a un prezzo non troppo concorrenziale: 240 dollari
Prendere l’idea della Raspberry Foundation e stravolgerla, per guadagnare il più possibile dal mondo degli appassionati e maker. Questo è probabilmente uno dei concetti alla base di HiKey 960, la piccola schedina lanciata da Huawei per rispondere al successo del Pi. In realtà, a differenza di quest’ultimo, a bordo del computer in miniatura ci sono specifiche di fascia alta, almeno nel campo del DIY (do it yourself). Si parla di un processore Kirin 960, lo stesso presente sul Mate 9, 3 GB di RAM di tipo LPDDR4, 32 GB di storage, due porte USB 3.0, una USB-C, una HDMI, connettori a 40 e 60 pin e uno slot PCIe M.2, al fianco della connessione Bluetooth 4.1 e Wi-Fi.
A cosa serve
E’ chiaro, che un sistema del genere non possa ridursi ad essere usato per qualche progettino didattico. Visto quello che offre, HiKey può spingere l’innovazione nel campo dell’industria casalinga e di quella su piccola scala. “La piattaforma del 960 integra l’ultima tecnologia big.LITTLE che combina il Cortex-A73, il più potente ed efficiente processore mobile, con il Cortex-A53, per un supporto sostanziale alla GPU Mali, la G71, a bordo della scheda. Con una tale dotazione assicuriamo le migliori esperienze su base ARM” – ha spiegato Laurence Bryant, vice presidente della divisione Personal Mobile Compute del ramo Business Segments Group di ARM. HiKey 960 di Huawei sarà disponibile entro il mese di maggio a 240 dollari sia in Europa che negli USA e in Giappone; un prezzo circa sette volte superiore quello del Raspberry Pi.