Google ha stretto una partnership con Lyft per sviluppare nuovi progetti legati alle self driving car
Google ha stretto una nuova partnership con l’azienda di ride sharing Lyft nel settore delle self driving car. La notizia è stata prima lanciata dal New York Times e poi confermata da entrambe le aziende. Waymo, la società che si occupa per Google dello sviluppo di questa tecnologia, collaborerà con Lyft attraverso progetti pilota e per la realizzazione di nuovi prodotti che permetteranno alle vetture senza conducente di muoversi sulle strade in sicurezza. Recentemente Waymo ha inoltre avviato un primo test per un servizio taxi gratuito.
L’accordo ovviamente è finalizzato ridurre il peso di Uber all’interno del settore del ride sharing. Anche l’app di San Francisco sta lavorando agli apparati hardware e software per le self driving car ma ultimamente ha dovuto affrontare parecchi intoppi. I test per le sue vetture sono stati bloccati in alcuni stati degli USA e recentemente la stessa Google l’ha accusata di averle rubato alcuni documenti top secret riguardanti proprio il suo sistema LIDAR. “Waymo oggi possiede la migliore tecnologia di guida autonoma, collaborare con loro accelererà la nostra visione di migliorare la vita delle persone con il miglior trasporto al mondo”, ha riferito un portavoce di Lyft, il cui servizio è già stato integrato in Google Maps.
Oggi Google ha anche presentato importanti novità per Android Auto, il suo ecosistema software per smart car che non ha finora ottenuto il successo sperato. Big G ha confermato sul proprio blog che importanti partner come Volvo e Audi sfrutteranno Android per i sistemi di infotainment delle rispettive vetture di prossima generazione. I guidatori potranno quindi controllare finestrini e aria condizionata dall’app e dal cruscotto ma anche gestire la riproduzione di brani da Spotify e ottenere informazioni da Google Assistant e Maps. L’azienda di Mountain View ha inoltre affermato che fornirà maggiori informazioni sul servizio durante la Google I/O 2017, evento durante il quale vedremo anche i prossimi modelli di Pixel, Android O e forse novità riguardo Fuchsia.