Per molte persone condividere informazioni o foto su social media come Facebook e Instagram è ormai diventato naturale. Una recente indagine di Kaspersky Lab ha indagato quante informazioni personali siano diventate di dominio pubblico.
La ricerca ha rivelato che la maggior parte delle persone intervistate (93%) condivide le proprie informazioni online e di queste il 70% condivide foto e video dei propri figli e il 45% foto e video privati di altre persone. Queste abitudini sono più forti tra i giovani, che rendono accessibili agli estranei un’elevata quantità di informazioni private.
In modo preoccupante, quasi la metà (44%) degli utenti internet condivide informazioni personali online, senza considerare che, una volta diventate di dominio pubblico, possono sfuggire al controllo dei loro proprietari. Una persona su cinque ammette di condividere dati sensibili con persone che non conosce bene e con estranei, limitando così la possibilità di controllare il loro uso futuro. Così, le persone si espongono al furto d’identità o ad attacchi finanziari condividendo dettagli finanziari e di pagamento (37%), scansioni di passaporti, patenti e altri documenti personali (41%) o le proprie password (30%).
I dati riportati fanno parte del report “My Precious Data: Stranger Danger” di Kaspersky Lab sulle abitudini di condivisione dei dati degli utenti. La ricerca ha svelato che le persone non si limitano a condividere i dati, ma persino i dispositivi che custodiscono informazioni preziose. Infatti, una persone su dieci (10%) ha condiviso con un estraneo il PIN di accesso al proprio dispositivo e una su cinque (22%) ha lasciato il proprio dispositivo sbloccato e incustodito in mano a un gruppo di persone. Inoltre, circa un quarto (23%) degli intervistati ha prestato il proprio dispositivo a un’altra persona.
“Condividere eccessivamente i dati personali con persone e aziende è un’abitudine estremamente pericolosa”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab. “Nel mondo digitale di oggi, condividere informazioni non è mai stato così semplice e, sotto diversi aspetti, questo è proprio il motivo per cui è stato creato internet. Tuttavia, rivelando informazioni importanti con un semplice tocco di un tasto, si rinuncia al loro controllo, perché non si può essere sicuri di dove finiranno e come saranno usate. Gli utenti stanno letteralmente mettendo i loro dati – e persino i dispositivi che li custodiscono – nelle mani di estranei”.
Lo studio svela, inoltre, che i giovani condividono più facilmente foto private in compagnia di altre persone: lo fa il 61% degli intervistati di età compresa tra i 16 e i 24 anni, rispetto a solo il 38% degli utenti con più di 55 anni. Questo atteggiamento riguarda anche le informazioni finanziarie: due giovani su cinque (42% delle persone tra i 16 e i 24 anni) condividono, infatti, i propri dettagli finanziari e di pagamento, mentre lo fa solo il 27% di chi ha più di 55 anni.
“Sebbene sia assurdo pensare che gli utenti di internet possano smettere di condividere foto, informazioni personali e altri dati, consigliamo di pensarci due volte prima di pubblicare online informazioni importanti. Inoltre, suggeriamo agli utenti internet di mettere in atto misure di sicurezza per proteggere i propri dati e la propria privacy nel caso in cui dispositivi o informazioni cadano nelle mani sbagliate”, ha concluso Morten Lehn.