Il prossimo phablet di Samsung monterà un pannello d’eccezione, con una risoluzione vista solo sull’ultimo Xperia. Per far dimenticare il predecessore
C’è ancora chi non crede alla forte probabilità che Samsung presenti dopo l’estate il nuovo Galaxy Note 8. Per quale motivo? Beh, dopo il fallimento (economico e di immagine) del Note7, la compagnia avrebbe dovuto abbandonare per sempre la famiglia di dispositivi professionali. Impossibile per almeno un paio di ragioni. La prima: i Note precedenti al 7 sono tutti stati un successo, tanto che in alcune parti del mondo, come in Italia, l’assenza del Note 5 aveva fatto gridare allo scandalo. Secondo: molti consumatori sentono ancora l’esigenza di uno smartphone di alta gamma dotato di pennino e pensato soprattutto per la produttività. Insomma, porre fine alla famiglia dei Note avrebbe causato a Samsung più danni che il Note7 stesso.
Come sarà
Le voci intorno al Note 8 circolano da un bel po’, sintomo di quanto interesse vi sia intorno all’oggetto. Quelle più credibili si concentrano su un paio di elementi tra cui la presenza di un design ripreso dall’attuale gamma dei Galaxy S8 e Galaxy S8 Plus e un pannello con risoluzione 4K. Non è così difficile credere a entrambi, soprattutto quando l’Ultra HD si sta affacciando prepotentemente nel panorama mobile. Il punto di riferimento ad oggi è il Sony Xperia XZ Premium che ha mostrato cosa sia possibile fare su una diagonale ridotta di poco più di 5 pollici. Samsung vuole seguire la stessa strada, donando ai clienti pro un’esperienza visiva all’avanguardia. L’unico altro elemento plausibile circa il Note 8 pare essere lo spostamento del lettore di impronte digitali dal retro dell’odierno S8 al vetro frontale, sotto la scocca, dove oggi si trova il sensore del tasto Home. La presentazione del device è attesa per la fine di agosto e gli inizi di settembre anche se non è detto che possa slittare di qualche mese, come successo per l’ultima generazione degli smartphone in commercio.