Tizen è uno dei sistemi operativi più insicuri in circolazione

Lo dice un esperto di sicurezza che ha analizzato il codice dell’OS prodotto e gestito da Samsung e presente in tanti oggetti connessi

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Non è semplice insediarsi nella stretta giungla dei sistemi operativi per smartphone. Eppure Samsung ci sta provando con Tizen, il progetto interno con cui già potenzia un certo numero di oggetti connessi, tra cui smartwatch, smartband e Smart TV. L’obiettivo è quello di portare il software proprietario anche sui cellulari, come è già successo per qualche modello lanciato nei mercati emergenti, magari con il fine di sostituire un giorno Android. Il motivo? Un controllo diretto sugli aggiornamenti e bug fix e introiti più elevati per sviluppatori e applicazioni. Eppure c’è qualcuno che ha suggerito alla compagnia coreana di pensarci bene prima di fare il grande salto. Si tratta di Amihai Neiderman, ricercatore di sicurezza che ha tenuto uno speech al recente Kaspersky Security Analyst Summit.

Sistema insicuro

Secondo l’esperto, Tizen è uno dei sistemi operativi più insicuri sul mercato perché pieno di bug e falle irrisolte. Al suo interno ci sono almeno 40 debolezze conosciute, che lo rendono particolarmente attraente per hacker e criminali informatici. Se molte delle problematiche risalgono al codice “padre”, ovvero il progetto precedente Bada, altre riguardano il lavoro degli ingegneri negli ultimi due anni, cioè quando già Samsung aveva implementato e centralizzato i suoi sforzi su Tizen come OS del futuro. Beh, non è esaltante conoscere dettagli del genere, soprattutto quando in circolazione ci sono migliaia di dispositivi indossabili (i Gear Fit e Fit2 o gli orologi Gear S3 ad esempio) e televisori connessi che girano con la piattaforma in questione. Montare il software attuale su altri smartphone da lanciare a livello globale potrebbe rappresentare un grosso problema, sia per gli utenti che per l’azienda visto che, a differenza del comparto TV, i dispositivi mobili sono soliti memorizzare una tonnellata di informazioni personali in più, con la necessità di godere di misure di protezione concrete e pronte ad affrontare le minacce che arrivano dall’etere. Requisiti che, almeno oggi, Tizen non sembra avere.

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Ecco la posizione ufficiale dell’azienda :

“La sicurezza delle informazioni e dati personali dei nostri clienti è una delle nostre priorità. I nostri TV sono progettati tenendo sempre in considerazione la protezione della privacy e includono certe caratteristiche di sicurezza volte a proteggere i TV dagli attacchi degli hacker. Se in un dato momento individuiamo una potenziale debolezza, ci adoperiamo subito per capirne la causa e risolvere il problema.

I consumatori possono anche adottare diversi accorgimenti per assicurarsi che i loro TV siano protetti, mantenendo i loro software e app aggiornati costantemente, accettando gli aggiornamenti del firmware e adottando le giuste precauzioni al momento di cliccare su un link non sicuro nell’interfaccia dello smart TV. Invitiamo tutti i nostri clienti a contattarci direttamente al numero 800-7267864 nel caso avessero necessità di ulteriori informazioni”.