La società padovana, campione italiano dell’Enterprise Content Management, spiega vantaggi e opportunità per le aziende che abbracciano sempre più l’organizzazione digitale dei processi
Una ex fonderia di bronzo, attiva dai primi anni dell’800, e ora riconvertita a museo e luogo per eventi. È stata la cornice sicuramente suggestiva, nel quartiere Isola di Milano, per il convegno “L’evoluzione dei processi digitali” organizzato da Siav a fine marzo. Quale luogo migliore di un ex tempio dell’industria “pesante” per illustrare i vantaggi della dematerializzazione? Perché questo era proprio l’oggetto della giornata di lavori organizzata dalla società padovana, attiva nello sviluppo di software e servizi informatici per la dematerializzazione, gestione documentale e per il miglioramento dei processi digitali. In particolare, il tema principale affrontato è stata la fatturazione elettronica anche nell’ambito dei rapporti tra privati, oggetto di una puntuale analisi da parte di Irene Facchinetti, Direttore dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano, che ha aperto il convegno ha fornendo alcuni dati interessanti e sottolineando come in Italia solo il 6% delle fatture totali siano in modalità elettronica. È poi stata la volta degli esperti di Siav, che hanno illustrato in dettaglio i processi, le tecnologie e le scelte in abito fatturazione elettronica B2B e spesometro.
Azienda sana in continua crescita
Sono anche questi temi a costituire il pane quotidiano di Siav, che è attiva da più di 25 anni nel campo dell’Enterprise Content Management, ambito nel quale è l’unica azienda italiana citata nel relativo Quadrante Magico di Gartner e dove si caratterizza per l’approccio completo, che va dal supporto normativo all’archivistica e dall’organizzazione alla tecnologia. Presente in Italia con cinque sedi, Siav conta oltre 170 persone e un fatturato 2016 di 17 milioni di euro. «Siamo un’azienda sana che continua a crescere, anche più della media del mercato, che negli ultimi anni ha avuto un incremento globale inferiore al nostro», spiega a Data Manager Leonardo Bernardi, Direttore Generale della società. La società ha clienti in tutti i settori, in quanto «la gestione documentale è una funzione orizzontale, indipendente dal business», precisa Bernardi, spiegando come la proposta di Siav sia quella di «una gestione documentale a 360 gradi, rivolta alla fascia medio-alta del mercato con soluzioni innovative e pervasive», dove è compreso anche l’outsourcing, che è «soprattutto il BPO, Business Process Outsourcing, e pesa per un 20 per cento del nostro fatturato complessivo, se vi si ricomprende anche la componente SaaS, che cresce a tassi del 30 per cento annuo».
Hub specifico per una gestione ibrida
Venendo al tema specifico della giornata di lavori, Leonardo Bernardi non ha dubbi: «La fatturazione elettronica razionalizza i processi e permette risparmi effettivi, come è stato più volte messo in luce, ed è anche per questo che ci aspettiamo un’ampia adesione da parte delle aziende». Tutto questo anche al di là dei noti incentivi di natura fiscale predisposti dalla legge per le aziende che optavano per questa modalità entro il 31 marzo, esattamente la data del convegno organizzato da Siav. «I vantaggi sono soprattutto nella standardizzazione e di metodologia, in quanto inviare e ricevere fatture non più cartacee ma elettroniche comporta una diversa organizzazione, più efficiente in quanto si realizza un flusso di dati, gestibili più facilmente e con possibilità di errori ridotta al minimo», prosegue Bernardi. Ma, dato che si tratta di una facoltà e non di un obbligo, Siav ha pensato a come gestire la coesistenza di aziende che non intendono avvalersi subito della fatturazione elettronica B2B: è stato infatti «predisposto un hub specifico che permette di trattare le fatture in modo ibrido, proprio allo scopo di agevolare al massimo tutte le aziende a intraprendere questo cammino. La strada è indicata, e si tratta di un percorso importante che prenderà sicuramente piede a tutti i livelli», conclude Leonardo Bernardi.