Samsung ha brevettato un phablet in cui l’ampiezza dello schermo e del device stesso può essere estesa o ridotta a piacimento
Dopo i display curvi, borderless e pieghevoli, la prossima rivoluzione del settore potrebbero essere gli schermi retrattili. Alla fine dell’anno scorso Samsung ha depositato presso l’ufficio brevetti statunitense un phablet caratterizzato da un pannello che si allunga e si accorcia a piacimento in modo simile a un rotolo di pergamena. L’utente potrà quindi portare con sé un dispositivo dalle forme ridotte la cui ampiezza dello schermo si amplia semplicemente tirandone le estremità.
L’approccio sviluppato da Samsung è talmente innovativo da richiedere una tecnologia nuova rispetto all’attuale OLED. Le immagini vengono infatti trasmesse sullo schermo tramite un sistema a due proiettori posizionati ai lati superiori e inferiori del dispositivo. Ciò gli consentirebbe di trasmettere anche immagini olografiche in 3D fruibili senza la necessità di indossare occhiali speciali.
Nel brevetto si parla anche di una tecnologia simile a 3D Touch di Apple che consentirà di accedere a funzioni diverse a seconda del livello di pressione del dito sullo schermo. I movimenti delle mani comunque non intralceranno la visione delle immagini 3D in quanto la superficie touchscreen è posta al di sopra del livello dei proiettori.
Dalla descrizione fatta dall’azienda coreana, che attualmente sta combattendo una battaglia legale con Huawei proprio sui brevetti, non è ancora chiaro se l’utente dovrà necessariamente aprire tutto lo schermo per accedere ai contenuti o sarà possibile aprirlo solo in parte per vedere notifiche o altro. Come tutti i brevetti non vi è la certezza che Samsung abbia intenzione di realizzare davvero questo phablet dalla innovativa form factor ma certamente si tratterebbe di un prodotto interessante e probabilmente di sicuro successo.