Il prossimo smartphone della startup cinese è atteso per giugno: display da 2K e ultimo Qualcomm Snapdragon 835
Ci sono ben due motivi secondo i quali OnePlus vorrebbe passare dalla serie di smartphone 3T alla 5. Il primo è tecnico: la compagnia cinese, che nel giro di qualche anno è passata da interessante startup a nome di punta nello scenario mobile, vuole rompere con il passato, ossia realizzare un prodotto che sia innovativo non solo dal punto di vista hardware ma anche nel design. Per questo, sarebbe opportuno dare la sensazione di un passo deciso in avanti, doppio, in direzione futuro. Stando a un’idea del genere, OnePlus 5 potrebbe trarre vantaggio da un form factor rinnovato, un display curvo, come i Galaxy, e una rivoluzione software non da poco, grazie all’ecosistema Oxygen più ricco e completo. Le prime indiscrezioni parlano di uno schermo da 2K, sensore di impronte sul retro e lancio entro giugno.
Tocca ferro
Il secondo motivo è puramente scaramantico e legato alla tradizione cinese. Stando ai racconti storici che riguardano il Sol Levante, il numero 4 è portatore di un certo senso di sfortuna. Si tratta di una superstizione molto diffusa in Cina, Giappone, Corea e Taiwan, non a caso considerate nazioni ”tetrafobiche”, cioè avverse al numero in questione. Al di là di aspetti folkloristici, è abbastanza evidente che puntare al 5 vuol dire dare una scossa al mercato internazionale di OnePlus, un marchio parecchio in voga tra gli appassionati ma poco di più. Resta da capire quanto frutti ancora la strategia di vendere gli smartphone del gruppo solo online e non tramite rivenditori localizzati. Un modus operandi che potrebbe cambiare qualora il produttore decidesse di scommettere sulla presenza di centri di assistente e punti di contatto sul territorio, uno degli aspetti a cui i consumatori guardano con maggiore interesse.