Neil Young pronto a lanciare Xtream, streaming audio in alta qualità

Dopo il fallimento del music player Pono, l’artista ci riprova con una piattaforma che dovrebbe impensierire Spotify puntando sulla versatilità

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Dal punto di vista prettamente tecnico cos’è che distingue un brano musicale salvato in locale, su smartphone o computer, tra la marea di quelli conservati sulle librerie dei servizi di streaming più famosi? La qualità ovviamente. Spotify, ad esempio, riproduce le canzoni con un bitrate medio, sia che ci si trovi su rete 4G che in Wi-Fi, senza alcuna distinzione. Quello che l’utente può fare è modificare l’opzione nelle impostazioni dell’app, scegliendo il livello qualitativo desiderato, a suo rischio e pericolo. Ovvero: se dovesse trovarsi con il telefonino fuori dal campo wireless conosciuto rischia di consumare ben più dati di quelli soliti, solo per godersi meglio un assolo di chitarra. Per questo, alla fine, si lascia tutto com’è, abituando l’orecchio ad ascoltare pezzi allineati su una riproduzione standard, che sacrifica il suono a favore della quantità.

Ecco Xtream

Un panorama che uno come Neil Young non può più accettare. Dopo il fallimento di Pono, costoso player musicale finito presto nel dimenticatoio, l’artista canadese ha deciso di lanciare Xtream, un servizio di streaming audio sviluppato in collaborazione con Singapore Orastream. Si tratta di un ibrido tra Spotify e iTunes, nel senso che su Xtream si potranno ascoltare brani ma anche acquistarli, per fruirli poi tramite la probabile app mobile che accompagnerà la disponibilità della piattaforma. Quello che cambia tra il progetto di Young e la concorrenza è il cosiddetto streaming adattivo. Vuol dire che la qualità della riproduzione cambia a seconda della banda a disposizione: si è con il Wi-Fi o collegati alla LAN? Ecco i 96 kHz. Rete mobile o segnale debole? Si va di 44,1 kHz, senza distinzione tra utilizzo gratuito o premium. Non è dato sapere quando Xtream diventerà reale e per quale sistema operativo (o web based). Sta di fatto che Neil Young ha parlato di tempistiche molto brevi, se non imminenti.

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