Il marchio BlackBerry per l’IoT

Grazie alla collaborazione di TCL, il brand va oltre gli smartphone per il lancio di una nuova serie di oggetti connessi

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Potrebbe essere la volta buona. Dopo l’annuncio della collaborazione con TCL, per l’ideazione e la realizzazione della linea di smartphone Android, BlackBerry sembra pronta a lanciarsi nel mondo dell’Internet delle Cose, con prodotti per il consumer ma anche rivolti ad ambiti professionali. Un comunicato della compagnia canadese spiega: “L’azienda sta seguendo con interesse ulteriori obiettivi verso dispositivi che potrebbero includere tablet, indossabili, accessori medici, elettrodomestici, pos e altri smartphone”. Insomma, il futuro non può che essere roseo dopo mesi, anni, di difficoltà e fallimenti molto vicini. Come detto, sarà TCL ad occuparsi di costruzione e assemblaggio, mentre spetterà a BlackBerry una supervisione a step successivi nei differenti progetti.

Cosa aspettarsi

Non è ben chiaro da dove comincerà la colonizzazione hi-tech di BB e TCL ma John Cena, CEO della compagnia, ha rivelato che l’anima dei prodotti sarà un sistema operativo proprietario e reso sicuro dalla piattaforma Secure. “I dispositivi connessi donano alle nostre vite la possibilità di essere smart – ha detto – ma per concretizzare il potenziale sotto tutti i punti di vista bisogna integrare nelle tecnologie privacy e sicurezza, su ogni accessorio utilizzato. Ad esempio, chi fornisce device per il monitoraggio medico deve proteggere i dati di salute del paziente, garantire una connessione sicura ai sistemi interni e fare di tutto perché non vi siano intrusioni. BlackBerry aiuterà a realizzare un panorama del genere”. Visto sotto questo punto di vista il contesto diventa interessante. Proprio negli ultimi giorni scrivevamo di come una nuova variante di Mirai, botnet diffusa nel 2016, rimetta in discussione il boom dell’IoT a livello casalingo. Sapere che gli oggetti del futuro marchiati BlackBerry potranno ospitare già “out-of-the-box” procedure di sicurezza integrate è un bene, sia per i consumatori finali che per l’utente professionale che se ne doterà

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