Via il software dedicato, adesso il mondo si esplora con il solo browser web mentre su Android l’esperienza migliora in qualità e rendering
Sapevamo già che nel giro di poco Google avrebbe presentato il nuovo Earth. Soprattutto l’app per smartphone, visto il successo di Maps, era divenuta una pallida alternativa allo scrolling del mondo in 3D, con poca utilità se non per fini estemporanei e di puro divertimento. L’idea di base era dunque questa: differenziare Earth il più possibile dalle mappe, donandole funzionalità aggiuntive e particolari, che la rendessero appetibile per un pubblico maggiore. Il risultato è il nuovo Google Earth, una piattaforma che ha il compito di svecchiare la precedente in quanto a interfaccia, menu e personalizzazioni. Il software rinnovato ha già un bel vantaggio: tramite computer non è più necessario scaricare alcun programma, visto che Earth è pienamente accessibile via web, sfruttando l’accelerazione hardware del browser.
Cambia anche sullo smartphone
Su Android c’è sempre bisogno dell’app di riferimento, peraltro annunciata ma non ancora disponibile, che gode di aggiornamenti sostanziale al pari della declinazione desktop. Tra questi il rendering più veloce delle cartine, che trae vantaggio dalla grafica semplificata e dall’eliminazione di alcuni orpelli che ne appesantivano la precedente. Carine le knowledge cards, schede che restituiscono informazioni su luoghi e monumenti, un esempio di Wikipedia istantaneo e più funzionale.
Così come per Maps, anche Earth si apre agli scenari della condivisione, permettendo di copiare un link univoco che rimanda a una coordinata GPS ma pure a una ricostruzione 3D, vero punto forte della piattaforma. Focus sui cosiddetti Voyager, veri e propri viaggi tematici, curati da esperti a mo’ di documentari interattivi, che si pongono come una sorta di enciclopedia universale che prende spunto dalle regioni terrestri, da navigare e scoprire con l’utilizzo. Ultima novità per Google Earth VR, che abbandona l’esclusività di HTC Vive per approdare anche sullo store di Oculus, così da far vivere ai possessori dei Rift gli scenari tridimensionali curati dagli sviluppatori di Mountain View.