Nel 2013 circa 32 milioni di account Yahoo! sono finiti nelle mani degli hacker ed è la stessa azienda a rivelarlo
E’ di oggi la notizia che Yahoo! ha subito un altro attacco hacker tra il 2015 e il 2016. L’azienda di Sunnyvale ha segnalato la questione alla SEC, l’equivalente statunitense della Consob, all’interno del suo report annuale. Nello specifico gli account a rischio sarebbero stati 32 milioni e la violazione sarebbe stata effettuata tramite cookie contraffatti in grado di penetrare nei profili degli utenti senza la necessità di conoscere la password. Yahoo! afferma che i cookie infetti sono stati bloccati e che questo attacco sarebbe da ricondurre ad un ente governativo non meglio specificato che aveva già colpito nel 2014.
“Riteniamo che alcune di queste attività – si legge nel documento – siano collegate allo stesso attore, sponsorizzato da uno Stato, ritenuto responsabile dell’incidente di sicurezza del 2014”. Durante quell’attacco erano stati violati oltre 500 milioni di account. I server dell’azienda erano già stati violati l’anno precedente ma la notizia è stata resa pubblica solo lo scorso dicembre. A quel tempo oltre 1 miliardo di profili erano entrati nel mirino degli hacker ma fortunatamente pare che questi non siano riusciti a superare i sistemi di sicurezza.
Yahoo! per sua stessa ammissione non ha saputo proteggere in questi anni i dati personali dei suoi utenti. La scoperta di queste numerose violazioni, unita alle accuse di aver ceduto informazioni alla NSA, potrebbero mettere in seria discussione l’esito della trattativa con Verizon. L’azienda di Sunnyvale, che ha speso oltre 250 milioni di dollari a causa dei numerosi attacchi hacker, sta cercando di cedere le sue attività online per circa 5 miliardi di dollari ma il colosso delle telecomunicazioni americano sembra sia sempre più restio a chiudere l’affare alla luce dell’attuale situazione. Nel caso l’acquisizione vada in porto è comunque certo che Marissa Mayer non ricoprirà più il ruolo di CEO nella nuova realtà che si chiamerà Altaba. Yahoo! le ha anche negato il bonus annuale da 2 milioni di dollari (che avrebbe comunque rifiutato) a causa delle continue violazioni.