L’autovelox italiano che non lascia scampo alle infrazioni

Grazie a una nuova tecnologia, già a 1 chilometro di distanza la polizia potrà accorgersi di comportamenti scorretti da contestare al momento

I furbetti al volante hanno i giorni contati. Se finora gli autovelox potevano fare cilecca e i ricorsi al giudice rappresentare un valido aiuto per evitare di pagare le multe, le strade italiane stanno per diventare più sicure grazie a Telelaser Trucam. Si tratta di un dispositivo che la polizia stradale sta già utilizzando in via sperimentale nel Lazio e in Sardegna, prima di un’introduzione globale lungo tutta la penisola. Quello che fa, a differenza dei laser usati finora, è seguire un certo veicolo già a 1,2 km di distanza, per spiare al suo interno e verificare se il conducente sta commettendo qualche infrazione. In questo modo, all’avvicinarsi del posto di blocco, l’auto in questione viene fermata e la violazione subito contestata, con le prove del video o delle foto appena catturate. Insomma è un occhio di falco che lascia poco scampo ai trasgressori, che difficilmente potranno ricorrere ai mezzi attuali per sottrarsi al pagamento di una penale e alla riduzione di punti in patente a seguito di una contravvenzione del codice della strada.

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Come funziona

Viste le dimensioni, Telelaser Trucam può essere utilizzato sia manualmente da un agente che inserito in una postazione fissa. Tramite i suoi sensori, rileva diversi parametri, a partire dalla velocità, anche in condizioni di poca visibilità e di notte (ha un flash a infrarossi). Inquadrando l’abitacolo, legge la targa, così da effettuare un incrocio in tempo reale con i dati presenti nell’archivio della polizia, e verificare se un veicolo risulta assicurato o inserito in liste da monitorare, come quelle delle auto rubate. Il particolare più interessante è però lo zoom, con cui il laser entra concretamente in macchina, per controllare se il conducente indossa la cintura e se sta utilizzando il cellulare, per contestare subito l’irregolarità. Come detto, ad oggi è adoperato dalle forze dell’ordine su alcuni passaggi pericolosi del Lazio, tra cui la via Pontina, e in Sardegna sulla Statale 131 nel tratto Oristanese, ma presto potrebbe sbarcare ovunque, per disincentivare le cattive abitudini degli italiani (e non solo) alla guida.

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