Liberty Media, nuova proprietaria del circus, permetterà ai team di postare contenuti prima, durante e dopo la gara. Trapelano le prime linee guida
Solo qualche giorno fa, dopo Juve-Napoli di Coppa Italia, abbiamo assistito a un uso poco consono dei social media da parte di account ufficiali. Si tratta solo dell’ultimo caso in cui profili pubblici, che dovrebbero mantenere un certo bilanciamento della loro impronta in rete, si lasciano andare, contribuendo ad accendere gli animi invece che calmarli. La Formula 1, che pure è piena zeppa di personaggi e brand attivi online, non vuole correre il rischio di fronteggiare flussi di commenti e ripicche digitali, sia prima che durante e dopo una gara ma non per questo intende chiudersi all’utilizzo di nuove tecnologie. Dopo aver lottato per anni contro la diffidenza di Bernie Ecclestone, i piloti e i costruttori stanno per entrare in una nuova era del circus a quattro ruote, una decisamente più votata alle piattaforme di condivisione, sebbene con alcune regole da rispettare.
La novità
Ad annunciare la novità è stata Liberty Media, da qualche mese proprietaria della Formula 1 e convinta che per aumentare la “vendita” del marchio F1 nel mondo serva ingaggiare in misura maggiore i fan sempre connessi. Per questo, sin dalla gala di apertura a Barcellona, i team potranno produrre brevi videoclip da lanciare tramite i loro canali social, anche inerenti le attività nel paddock. Le linee guida, per ora solo trapelate, parlando di filmati di massimo 10 secondi, da catturare nei box, pit-lane e paddock appunto e non in pista, le cui immagini appartengono ancora alle reti televisive. Secondo Christian Horner della Red Bull, i fan potranno sentirsi più coinvolti nelle operazioni delle squadre, quasi scendendo in pista con i loro piloti preferiti che, si spera, eviteranno di scattarsi un selfie tra una chicane e un cambio gomme.