Per Blancco Technology Group, i melafonini vanno incontro maggiormente a crash delle applicazioni rispetto alla concorrenza. Percentuale quadruplicata in un anno
Quali sono gli smartphone che si rompono più spesso? Quelli che nemmeno periodici reset del sistema possono salvare? Stando a una recente ricerca di Blancco Technology Group, agenzia di diagnostica mobile, gli iPhone. L’ultimo State of Mobile Device Performance and Health ammette che iOS è maggiormente incline a crash delle app di quanto lo sia Android, con una media di malfunzionamenti che è cresciuta trimestre su trimestre nel corso dell’ultimo anno, quando in testa c’era il software di Google. Nel terzo trimestre del 2015, Apple contava il 15% di rate riferiti ai fail, nel primo del 2016 è salito al 25%, nel secondo al 58% e nel terzo del 2016 al 62%. In pratica, su 10 smartphone con problemi di affidabilità dei processi, oltre 6 avevano il logo della Mela.
Da cosa dipende
Sembra che il principale colpevole sia l’iPhone 6, che Blancco ha definito il dispositivo con le peggiori performance negli ultimi trimestri ma anche iPhone 7 e 7 Plus non sono esenti da problematiche, visto che per entrambi la media di crash e blocchi è del 3%. In merito alle app, è Facebook quella maggiormente coinvolta nelle uscite improvvise, anche per una questione numerica: c’è ancora qualcuno che ne è sprovvisto? Dall’altro lato, i device Android sono migliorati nel tempo. Si pensi che a fine 2015 il rate di fail era dell’85% mentre nel secondo trimestre del 2016 è sceso al 35%. Tra i brand è Samsung ad aver fatto i passi migliori, con solo il 16% di problemi scoperti a fine 2016. Certo non è un bel panorama in ogni caso data l’alta percentuale di telefonini e coinvolti e dei malfunzionamenti che interessano applicazioni ma anche la ricarica e le connessioni via USB.