FitBit domina il settore con oltre 22 milioni di dispositivi venduti su base annua ma Apple la incalza con una crescita nel Q4 superiore al 13% e il successo di Apple Watch Series 2
IDC ha condiviso le sue analisi relative al 2016 per quanto riguarda il mercato wearable. Dal report emerge che l’intero settore è cresciuto del 25% e che FitBit è senza ombra di dubbio l’azienda con un peso maggiore, anche più di Apple. In realtà però si scopre che l’azienda che ha recentemente acquisito Pebble non ha avuto grandi performance nell’ultimo trimestre dell’anno passato mentre la Mela, il cui CEO Tim Cook ha annunciato un maggiore impegno nel settore dei professionisti, ha ottenuto un successo ben oltre le aspettative.
FitBit ha distribuito in tutto il 2016 ben 22,5 milioni di dispositivi wearable. Insieme Apple, Garmin e Samsung non si avvicinano nemmeno a questa cifra. L’azienda di San Francisco è cresciuta del 2,4% su base annua mentre la Mela perde addirittura il 7,9%. Xiaomi, che ha lanciato il suo primo processore sviluppato internamente, vede aumentare le vendite del 31% ma viene superata da Samsung (+ 38,6%). Il colosso coreano, che al MWC 2017 ha mostrato le ultime novità per la realtà virtuale, ha comunque un peso minimo nel settore con una quota di mercato del 4,3% (+ 0,4%). Guardando solamente all’ultimo trimestre dell’anno passato, le distanze tra le prime posizioni si riducono sensibilmente. Apple guadagna il 13% mentre FitBit cala del 22,7%. Solo nel Q4 la Mela ha venduto 4,6 milioni di smartwatch (+ 500mila unità rispetto allo stesso periodo del 2015) contro i 2 milioni di dispositivi venduti dalla rivale. Xiaomi invece cresce addirittura del 96,2%. IDC ha quindi eletto Apple Watch Series 2 come il dispositivo wearable migliore sul mercato. “Il fatto di avere introdotto un dispositivo a costo ridotto e avere incluso il GPS, con un’interfaccia totalmente rivista, hanno aiutato la crescita della presenza di Apple”, affermano gli analisti.
Per comprendere a pieno l’analisi di IDC bisogna tenere comunque conto che il mercato wearable è particolarmente variegato. Quando gli analisti parlano di distribuzione si riferiscono senza nessuna distinzione a dispositivi low cost e top di gamma, quindi senza prendere in considerazione le diverse fasce di prezzo. Apple ad esempio ha un profitto nettamente maggiore rispetto ai concorrenti nonostante vendite inferiori.