Facebook lancia la richiesta di fondi personali

Facebook, al via la richiesta fondi personali

Il social network concede l’estensione dei tool per la raccolta fondi online anche per specifici bisogni personali

Le possibilità offerte da Facebook sono in continua espansione e amplia la sua componente umanitaria, per aiutare sempre più persone: ora il social network annuncia che i suoi strumenti per la raccolta dei fondi online potranno essere utilizzati anche a scopi personali. Questo significa la possibilità per gli utenti maggiorenni di chiedere fondi per specifici bisogni personali, per se stessi o per i propri amici in difficoltà che sono anche al di fuori del social network.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Una prima versione beta del servizio sarà pronta nel corso delle prossime settimane. Certo non si pensi di poter chiedere fondi per qualunque cosa: Facebook permetterà campagne di finanziamento per sostenere spese per l’educazione, spese mediche, spese veterinarie, crisi umanitarie (incendi, terremoti…), emergenze personali e funerali/lutti.

Una piattaforma che possa auto-sostenere

Inoltre il social network si riserva di monitorare l’andamento della campagna e di validarla solo dopo aver verificato tutti i dati. Un tempo di approvazione che dovrebbe essere di 24 ore, che poi Facebook dovrebbe automatizzare.

Agli utenti sarà consentito di creare una pagina ad hoc dove inserire tutte le informazioni concernenti il caso per cui si richiede la raccolta fondi, compresi il livello delle offerte, le eventuali ricompense ed altro. Le donazioni saranno tassate, non tanto a scopo di lucro da parte del social network, ma per sostenere le spese di commissioni delle transazioni e dei sistemi di sicurezza anti frode. L’obiettivo finale di Facebook è quello di realizzare una piattaforma che possa poi sostenersi da sola nel lungo periodo.

Leggi anche:  Microsoft Edge porta Copilot Pro con GPT-4 Turbo su iOS e Android

Un’iniziativa che ricorda molto quanto offre già da tempo la piattaforma GoFundMe, che rischia di perdere molti utenti. Nel 2015 Facebook aveva già lanciato una soluzione simile a questa, ma limitata alle Pagine e alle organizzazioni no-profit.