Ci sarebbe dovuto essere Cyanogen OS su Nintendo Switch

La compagnia propose alla startup di lavorare al sistema operativo della console ibrida, progetto mai andato a buon fine

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Delle poche critiche che oggi riguardano la Nintendo Switch, una si concentra sul software di base, poco intelligente e aperto alle app di terze parti. Di certo nel futuro le cose non potranno che migliorare, ma fa male sapere che come piattaforma di lavoro ci sarebbe potuto essere Android. In realtà, più che Android vero e proprio, sotto la scocca l’OS di riferimento aveva il nome di Cyanogen, il progetto indipendente da anni conosciuto dagli appassionati del mondo del robottino verde, che spesso scelgono le ROM ufficiose degli sviluppatori per sostituire quelle di default dei dispositivi. Nel tempo, Cyanogen OS è divenuto così famoso anche per la presenza sui primi modelli di OnePlus, che poi si è affidato a una versione ad-hoc con il nome di Oxygen. Eppure, dopo tanto clamore, i programmi per il sistema operativo non sono rosei, dopo che a fine dicembre il team aveva annunciato la chiusura del servizio.

Futuro incerto

Stando a un tweet diffuso in settimana da Kirt McMaster, CEO di Cyanogen, la compagnia era sul punto di lavorare con Nintendo per lo sviluppo del software della Switch simile a CyanogenMod, il sistema già visto in ambito mobile. Senza usare mezze misure, McMaster ha affermato di aver mandato a quel paese la giapponese, senza scendere troppo nel dettaglio. Questo non vuol dire però essersi chiuso totalmente alla possibilità di una collaborazione futura, visto che l’OS a bordo della console sfrutta in parte elementi del mondo Android, sebbene il kernel sia del tutto personalizzato. “Amo Nintendo e spero che considerino una versione numero 2 con una parte telefonica. Sarebbe fantastico” – ha scritto su Twitter.

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