Amazon porta Alexa su iPhone

L’assistente vocale dello speaker Echo può essere usato anche da chi ha uno smartphone di Apple. Per ora solo negli Stati Uniti

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Il 2017 si appresta a essere l’anno di svolta per gli assistenti vocali su piattaforme mobili. Sin dal primo Siri ne è passata di acqua sotto i ponti, con il machine learning che ha fatto passi da giganti nel settore, permettendo ai software di supporto di essere realmente utili per la vita quotidiana delle persone. In attesa di conoscere come sarà Bixby, la voce che dovrebbe rivoluzionare il rapporto con l’interfaccia Android del Galaxy S8, Amazon ha fatto la sua mossa, portando Alexa su iPhone. L’assistente, già conosciuto da chi ha uno speaker Echo, ha ottenuto ben più di un parere positivo negli Stati Uniti, dove rappresenta oramai il centro di controllo di decine di oggetti connessi, principalmente quelli di domotica, ma non solo. Il suo ruolo sta crescendo talmente da mettere in discussione le modalità con cui Amazon pensa di proteggere la privacy dei clienti, con la polizia che ora punta a ottenere le registrazioni del dispositivo per i casi che segue.

Cosa può fare

Alexa su iPhone funziona come gli altri assistenti presenti, Google Ovunque e Cortana (in beta), ovvero senza sostituire Siri. Oltre a fornire risposte simili a ciò che si chiederebbe alla voce della Mela, Echo è nativamente collegato con Amazon, quindi sarà semplice ordinare articoli e verificarne lo stato di spedizione interagendo solo con i comandi vocali. Il problema, almeno per noi, è che il software del gigante dell’e-commerce funziona solo dove Alexa è già presente, ovvero gli USA. Presto però verrà rilasciato per altri paesi, con tempistiche ancora da definire. Probabilmente la diffusione seguirà quella dello speaker, che pure diverse nazioni al mondo attendono.

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