Presentato a Tokyo da Koei Tecmo è un armadietto che sa tanto di sala giochi anni ’80 ma con funzioni innovative
Avete presente quei lunghi pomeriggi a giocare a Outrun, Street Fighter e Tetris? Pensavate che gli scatolotti colorati dei bar anni ’80 e ’90 fossero svaniti per sempre sostituiti dalle ben più remunerative slot machine? Mai dire mai, parola di Koei Tecmo. La compagnia giapponese ha infatti presentato a Tokyo “VR Sense”, un cabinato che somiglia un po’ ai videogame del passato ma con un appeal molto più futuristico. A cosa serve? A giocare naturalmente ma non a titoli classici, bensì a quelli immersivi della realtà virtuale. All’interno c’è una PlayStation VR (ma immaginiamo che il concetto valga anche per Oculus e HTC Vive), con i soliti gamepad e visori. Quello che cambia è che qui il divertimento non è solo 3D ma anche 4D, 5D e così via, visto che il case può sprigionare odori, alzare o abbassare la temperatura e addirittura fa piovere, per restituire a chi è seduto un’esperienza decisamente diversa da quelle attuali.
Giocare sul serio
Alla presentazione nipponica, il produttore ha spiegato che VR Sense è costruita per funzionare in sintonia con gli ambienti di gioco. Questo vuol dire che se durante una scorrazzata tra lande desolate comincia a farsi buio, non si avvertiranno solo gufi e strani animali ululare ma anche una sensazione di freddo, un leggero venticello e magari qualche animaletto camminare su braccia e gambe, grazie a stratagemmi meccanici presenti nella macchina. Il tutto standosene tranquillamente seduti su una sedia che è in grado di muoversi a diverse gradazioni (per questo c’è una cintura di sicurezza), giusto per rendere il tutto ancora più veritiero. Quando vedremo la magic box nelle sale giochi giapponesi? Presto a quanto pare, mentre da noi potrebbe non atterrare mai. Con buona pace di Mr. Bison.