L’obiettivo di Google, di portare internet in luoghi remoti del pianeta, prosegue senza sosta e riceve un importante aggiornamento “software”
Parliamo di Project Loon ormai da anni, da prima che Google diventasse Alphabet e in essa venisse integrata. Nonostante lunghi periodi di pausa giornalistica, i palloni con cui il gigante americano distribuisce internet in luoghi difficoltosi del pianeta, continuano a viaggiare in fase di test, incontrando qualche difficoltà ma migliorandosi di giorno in giorno. Astro Teller, a capo dell’innovativo programma, negli ultimi giorni ha aggiornato il suo blog su Medium per spiegare le recenti innovazioni salite a bordo delle piccole mongolfiere. Non si tratta di strumenti hardware ma di un’implementazione via software che permetterà ai palloni di resistere meglio all’andamento del vento, per fornire la connessione in certe aree senza soluzione di continuità.
[ot-video type=”youtube” url=”https://www.youtube.com/watch?v=eHCKL-fCmk8″]
Di cosa si tratta
Sarà infatti uno speciale algoritmo a guidare le mongolfiere verso determinate zone, creando flotte volanti coordinate, meglio di quanto sia possibile oggi. Ovviamente, non basterà l’Intelligenza Artificiale e il machine learning a evitare forti ondulazioni atmosferiche ed è per questo che il software avrà il compito di far “danzare” i gruppi con movimenti circolari, così da tenerli sempre nel raggio d’azione necessario a coprire una singola area, senza perdita di segnale. Uno dei vantaggi del sistema sarebbe, secondo Teller, la riduzione del numero di palloni da inviare in specifiche parti del pianeta, dedicando solo una parte di questi alla copertura di vasti territori, anche in presenza di condizioni metereologiche non particolarmente favorevoli. Non è certo così semplice come spiegato su carta, ma è evidente che Google punti molto su Project Loon come vettore abilitante di una comunicazione su scala globale.