Storie di brevetti: BlackBerry cita Nokia

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Prima del debutto al Mobile World Congress arrivano le accuse per la compagnia nordeuropea, rea di aver infranto 11 proprietà intellettuali della concorrente canadese

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Come complicare il ritorno sulla scena di Nokia dopo alcuni anni di purgatorio? Semplice, portandola in tribunale per la violazione di alcuni brevetti. Si tratta di quanto fatto da BlackBerry, che ha compilato un documento di 96 pagine in cui spiega in che modo la società finnica avrebbe infranto 11 proprietà intellettuali appartenenti al proprio portfolio, tra cui alcune circa le reti LTE e UMTS, sfruttate per le linee delle stazioni base Flexi e del software Liquid Radio. La denuncia riguarda tecnologie realizzate “durante lo sviluppo dei dispositivi mobili – spiega BlackBerry – quando la società e le compagnie del gruppo hanno ottenuto strumenti volti a coprire settori chiave dell’LTE e del sistema di comunicazione UMTS”.

Cosa succede

I brevetti citati appartenevano in principio a Nortel, con la quale Nokia aveva avviato dei tentativi di acquisizione, successivamente falliti. In un secondo momento le proprietà intellettuali sono state comprate, e divise, da un consorzio di aziende, tra cui Apple, Microsoft e la stessa BlackBerry. Il problema è che quest’ultima, senza chiedere permessi alle altre, avrebbe messo in pratica le tecnologie, spingendo operatori come AT&T e T-Mobile a bypassare il marchio canadese per i servizi LTE. Quello che sappiamo è che BlackBerry non ha intenzione di bloccare la vendita dei prodotti Nokia, con il solo obiettivo di giungere a un accordo di massima sull’utilizzo delle licenze. La risposta di Nokia non è ancora arrivata ma probabilmente non tarderà vista la necessità di concentrare tutte le forze sui nuovi obiettivi.

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