Il chip ospita una scheda grafica Mali G71MP20 e memoria RAM di tipo LPDDR4x. Lo vedremo nelle versioni alternative di Galaxy S8
Non sarà solo lo Snapdragon 835 il cuore pulsante del prossimo Galaxy S8. Come succede da qualche generazione, Samsung realizza due versioni del suo smartphone di punta (quattro, considerando la variante edge), una con processore Qualcomm, l’altra con la soluzione casalinga Exynos. Se dunque sappiamo già il nome del primo SoC, restava ancora qualche dubbio sulla piattaforma alternativa. La compagnia ha svelato qualche giorno fa l’Exynos 8895, un chip costruito con processo a 10 nanometri, con scheda grafica Mali G71MP20, RAM LPDDR4x e soprattutto supporto al 4K a 120fps. La Series 9 è la prima ad annoverare i 10nm, uno standard che verrà adottato largamente nei prossimi mesi perché consente di ottenere parti hardware più piccole e potenti.
Spinta verso il futuro
L’integrazione di nuove tecnologie permetterà al processore ed elementi integrati di lavorare meglio con algoritmi di machine learning, che per Samsung dovrebbero tradursi in un assistente digitale avanzato. Ma non solo: grazie al 4K, arriva la possibilità non solo di registrare ma anche di visualizzare video in altissima definizione, sia in locale che in streaming, con la necessità di godere di larghezze di banda sufficienti ovviamente. Un salto in avanti viene compiuto dal reparto fotografico che potrà contare sul Vision Processing Unit (VPU), ovvero un’unità dedicata che è adibita al tracciamento degli oggetti che si trova dinanzi, per comprenderli meglio e renderizzarli alla perfezione. Sarà poi compito dei singoli produttori associare un’ottica capace di sfruttare tali caratteristiche. Il resto delle componenti parla di una GPU Mali G71Mp20, realizzata come al solito da ARM, e RAM di tipo LPDDR4x, un’estensione (quella “x”) dello standard attuale.