Realtà aumentata, per Tim Cook meglio dello smartphone

Apple, i visori avranno un chip M2

Una vera rivoluzione, al pari di quella avviata con l’iPhone. Tutti i motivi dietro un lancio oramai atteso

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Settembre è il mese di Apple, lo sappiamo. Negli ultimi anni l’evento dedicato è stato sfruttato per presentare al mondo i nuovi iPhone, qualche iPad e gli iPod Touch, di cui peraltro non si hanno notizie da un po’. Ma il 2017 è diverso. A dieci anni dal lancio del primo iPhone, Tim Cook ha in mente di fare le cose in grande, sbalordendo non solo con effetti pirotecnici in sala ma anche per le conseguenze che la nuova Apple vuole avere sul mercato hi-tech consumer generale. Al di là delle indiscrezioni sui prossimi iPhone (7S o 8?) è allora interessante considerare quanto il CEO ha detto durante un’intervista a The Independent, che lo ha incalzato soprattutto su temi riguardanti prodotti innovativi, mai visti sinora nel portfolio di Cupertino.

Realtà rivoluzionaria

Tra tutti, un paio di visori di realtà aumentata. Sul tema ci sono pochi rumors in giro, tranne una probabile partnership con Carl Zeiss per la produzione delle lenti. Cook però, come già successo in passato riguardo il settore TV, si è lasciato andare, parlando dell’augmented reality come di un contesto di assoluto interesse e a cui guardare con decisione, se non altro perché rappresenta una vera rivoluzione, al pari di quella portata dall’iPhone nella telefonia mobile. “La considero una grande idea – ha detto – come gli smartphone. Il telefonino è per tutti, non dobbiamo pensare che l’iPhone sia indirizzato a una particolare categoria, paese o mercato verticale: è per tutti. Per questo credo che l’AR sia pazzesco, potenzialmente variegato e grandioso. Mi sento eccitato da una novità del genere perché può abilitare progetti in grado di migliorare le nostre vite, anche con il divertimento.

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Inoltre, Cook vede in dispositivi di realtà aumentata un mezzo più idoneo a portare le persone nel futuro perché a differenza del VR, non isolano del tutto chi li utilizza ma tende a potenziare le informazioni ricevute dal web contestualizzandole con il mondo “analogico”. Risulta difficile dire se pensieri del genere siano diretti a un prodotto targato Apple ma non è un segreto che la compagnia abbia assunto negli ultimi mesi decine di persone esperte nel campo AR e VR, nell’ottica di realizzare un oggetto standalone o da usare con l’iPhone.