Il retro-gaming è molto più di una moda, alla faccia di PS4 e Xbox One, la casa giapponese porta a casa un risultato francamente insperato
Partita come una scommessa dedicata ai teenager degli anni ’80 e finita come un successo globale. L’operazione NES Classic Mini di Nintendo ha raccolto ben 1,5 milioni di utenti affezionati che si sono portati a casa la mini console dotata di circa 300 giochi (su un totale di circa 700 disponibili), tra cui molti di quelli che hanno fatto la storia dei videogames mica solo del brand nipponico. A svelare il dato sulle vendite è stato Takashi Mochizuki, reporter di Tokyo del Wall Street Journal, che ha spifferato la notizia probabilmente in anticipo rispetto a quanto Nintendo avrebbe comunque fatto tra un po’, con i dati finanziari del trimestre. Il tweet, lanciato il 1 febbraio, è stato accolto come l’ulteriore conferma di quanto non dicessero già i riscontri dei consumatori, anche di quelli italiani che hanno messo le mani sul device dall’11 novembre scorso.
Cosa succede
La conseguenza principale di una tale domanda, nel breve termine, è la necessità di incrementare la produzione, anche per evitare le spiacevoli “aste” che su web vedono arrivare il valore finale della console anche a 400 euro, a fronte dei 60 richiesti ufficialmente da Nintendo. Dopo l’exploit di Pokémon Go su iPhone e Android, per la compagnia giapponese si prospetta un 2017 al rialzo, soprattutto grazie al rilascio di Switch, il nuovo dispositivo che difficilmente competerà con PS4 e Xbox One ma comunque oggetto di sold-out in vari paesi (non in Italia dove è ancora disponibile al pre-ordine su Amazon e Gamestop) in attesa del lancio ufficiale previsto per il 3 marzo.