Business Intelligence ed Enterprise Analytics sempre più presenti su tutti i tipi di dispositivi con MicroStrategy 10, arrivata alla versione 10.6, che consolida il successo anche in Italia
«Intelligence everywhere». Michael Saylor, presidente e CEO di MicroStrategy, ripeterà più volte questo concetto nell’illustrare le caratteristiche della piattaforma di enterprise analytics e business intelligence MicroStategy 10, della quale sono note da tempo le spiccate funzionalità in ambito mobile, sempre più essenziali oggi. L’occasione è il Symposium tenutosi a Milano a fine gennaio, alla presenza di clienti, prospect e partner della società, che tra una sessione tecnica e l’altra, ha visto anche la testimonianza di due importanti utenti del mondo fashion.
Il business in Italia
«La presenza del CEO globale al Symposium di Milano, che fa parte di un ciclo di eventi organizzati costantemente in tutto il mondo, dimostra l’attenzione verso l’Italia, dove da qualche anno stiamo conseguendo risultati di tutto rilievo», spiega a Data Manager Jean-Pierre Giannetti, Country Manager per l’Italia di MicroStrategy, sottolineando che «dal 2012, cioè da quando abbiamo rivisto le nostre strategie sul mercato italiano, dando anche un deciso impulso alla rete dei partner, continuiamo a conquistare due nuovi clienti enterprise a trimestre, oltre ovviamente a mantenere i nostri clienti di lunga data». La strategia di go-to-market di MicroStrategy è un mix tra diretta e indiretta, e l’Italia è in linea con l’internazionale, con partner specializzati nella consulenza per gli analytics e la business intelligence, come Capgemini, iConsulting, SDG Group, Engenie e Beta 80, solo per nominarne alcuni. Per quanto riguarda i settori verticali, «operiamo in numerosi ambiti, dal banking al finance alla Gdo, e siamo leader in Italia nella business intelligence per il fashion», prosegue Giannetti. Non a caso, le due testimonianze dei clienti all’evento di Milano sono state quelle di TwinSet-Simona Barbieri e di Pinko, due tra i nomi più noti della moda italiana. Il mercato degli analytics è comunque in espansione, fa notare Giannetti: «Quindici anni fa eravamo in tre o quattro vendor, mentre adesso i concorrenti sono più di venti, ma noi continuiamo nel nostro sviluppo grazie anche a iniziative uniche come JumpStart, un programma di formazione gratuito, articolato in cinque giorni di training sui diversi aspetti della nostra piattaforma, che sta avendo un successo molto lusinghiero, sia in Italia sia altrove».
Pionieri nel mobile
Arrivata alla versione 10.6, MicroStrategy è nata come piattaforma di business intelligence tradizionale, per poi evolvere verso la visual data discovery e soprattutto privilegiando sempre più le funzionalità di tipo mobile. «Dal 2009 abbiamo iniziato a pensare che la business intelligence doveva migrare verso il mondo mobile, e già l’anno dopo abbiamo lanciato la prima applicazione ad hoc», spiega a Data Manager Michael Saylor, sottolineando che «è anche per questo che le nostre capability in ambito mobile sono ancora superiori a quelle della concorrenza, e spesso sono quelle che ci fanno primeggiare nelle software selection, anche perché si affiancano alla rapidità di implementazione della nostra piattaforma, che ha al suo centro un metadata unico sul quale si può costruire tutta la reportistica in poco tempo».
Ottime performance
Ma l’occasione è buona anche per avere direttamente dal CEO globale un commento sui dati finanziari della società, annunciati proprio nelle ore dell’evento di Milano: «Gli ultimi due anni sono stati i più forti della nostra storia, con ottime performance anche a livello finanziario», fa notare Saylor, evidenziando che «essere sempre più focalizzati su un’unica linea di prodotto, con ampie funzionalità soprattutto nell’ambito dell’enterprise analytics, ci consente di fornire ai nostri clienti una piattaforma unificata e continuamente affinata». A questo impegno non è estraneo il fatto che MicroStrategy, pur essendo quotata fin dal 1998, circa dieci anni dopo la sua fondazione, non è facilmente contendibile, in quanto «buona parte delle azioni con diritto di voto sono mie, e non intendo vendere, per non fare la fine di alcuni concorrenti, con nomi anche gloriosi, che sono stati assorbiti da aziende più grandi e hanno finito per essere un po’ annacquati», spiega Saylor. Infine, parlando di sviluppi ulteriori, il numero uno mondiale di MicroStrategy cita il cloud, dove vi sono già importanti casi d’uso con il primo partner di riferimento che è Amazon Web Services.