Presentazione ufficiale alla stampa italiana per la società fondata poco più di cinque anni fa, e che sta mietendo successi di rilievo, grazie alle tecnologie e alle prestazioni di livello enterprise a un prezzo da midrange garantite da InfiniBox 3.0
Si può ancora innovare nella tecnologia storage? Sì, se ci si chiama Moshe Yanai. Poco più di cinque anni fa, nel 2011, ha fondato Infinidat, azienda attiva nello storage di livello enterprise, proprio per innovare ulteriormente in un campo che l’aveva già visto capace di exploit di rilievo come l’invenzione di Symmetrix, la tecnologia che è tuttora un cavallo di battaglia di EMC, ora DellEMC, e XIV, poi confluita in IBM nel 2008. Oggi Infinidat è presente in tutto il mondo, con due sedi principali, una a Tel Aviv in Israele e una nell’area di Boston in Massachusetts. In Italia la società è sbarcata nel 2015, e tra un successo e l’altro, visto che da noi sta crescendo del 300 per cento trimestre su trimestre e ha già raggiunto la profittabilità, si è presentata ufficialmente alla stampa di casa nostra a fine febbraio 2017. Daniela Miranda, Regional Sales Director South Europe, e Riccardo Facciotti, Technical Director South Europe, hanno infatti illustrato a Milano le caratteristiche tecniche e il posizionamento dell’offerta di Infinidat. Che, tanto per cominciare, “non produce nulla di fisico, cioè hardware, ma seleziona i componenti sul mercato per proporre un software defined storage di tipo enterprise e prestazioni all-flash, realizzato con tecnologie commodity”, esordisce Daniela Miranda.
InfiniBox 3.0 sulla rampa di lancio
La proposta più recente della società è la versione 3.0 del sistema storage InfiniBox, ottimizzato per tecnologia flash. InfiniBox offre prestazioni superiori al milione di IOPS, latenza inferiore al millisecondo, compressione inline, funzionalità avanzate di analisi delle performance, supporto iSCSI e scalabilità oltre i 5 Petabyte di effettiva capacità storage in un unico rack standard 42U, migliorando ulteriormente la capacità del sistema di gestire grandi quantità di dati. Ma soprattutto a “un prezzo allineato allo storage midrange invece che a quello superiore”, sottolinea Daniela Miranda, rivelando che “non abbiamo alcun problema nel vincere trattative sui prezzi, veniamo anche scelti per le caratteristiche davvero innovative della nostra tecnologia, nonostante il nostro brand non sia ancora consolidatissimo”. Si apprezza il candore, ma forse si tratta di un understatement, visto che Gartner ha inserito Infinidat come azienda visionaria nel Magic Quadrant for General-Purpose Disk Arrays.
Crescita rapida anche in Italia
In ogni caso, non stupisce scoprire che “in occasione del kick off di inizio anno, tenutosi recentemente in Israele, l’Italia è stata premiata come Paese a più veloce crescita del 2016, e se inizialmente dovevamo convincere i partner a lavorare con noi, oggi veniamo chiamati dai principali reseller storage e clienti di tipo enterprise o delle medie aziende per conoscere meglio le soluzioni”, prosegue Daniela Miranda, facendo anche notare che “nell’ultimo anno abbiamo installato più di venti sistemi presso grandi clienti enterprise italiani, mentre cinque tra i principali otto telco e service provider hanno scelto questa tecnologia per i loro carichi di lavoro di tipo mission critical”.
Cuore tecnologico software defined
Il target primario di Infinidat sono le aziende che hanno esigenze storage superiori ai 100/150 Terabyte, che oggi non sono più appannaggio solo delle grandi realtà, in quanto vengono sempre più determinati dalla tipologia di business, e soprattutto sono derivanti dai processi di consolidamento di dati e di carichi di lavoro differenti in un unico box. Anche per questo, “la nostra vision è quella di sviluppare una piattaforma storage high end di prossima generazione, il cui cuore tecnologico è uno strato software defined che assicura scalabilità e ottimizzazione di architetture NAS, SAN iSCSI e OpenStack integrate in un unico box”, dettaglia Riccardo Facciotti, anticipando che “a breve avremo anche la funzionalità a oggetti, mentre stiamo affrontando con grande soddisfazione anche chi utilizza i sistemi AS/400 e le grosse installazioni mainframe”. Del resto, “le elevate prestazioni del nostro sistema InfiniBox lo rendono ideale per diversi ambiti, dal supporto di architetture applicative di tipo enterprise, come SAP, Oracle Erp, Microsoft Exchange, e ambienti virtuali, fino ad arrivare ai progetti di big data analytics, OpenStack e backup”, conclude Facciotti.