Computer intelligenti: il codice se lo scrivono da soli

Binary Code Technology

Microsoft e l’Università di Cambridge hanno sviluppato DeepCoder, un sistema di machine learning che impara, cresce e si migliora in autonomia

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Forse la fine sta davvero per giungere e sarà tutta colpa di Microsoft e dell’Università di Cambridge. Le due hanno infatti realizzato DeepCoder, una piattaforma di machine learning che permette ai computer non solo di imparare dal mondo esterno, adattandosi alle circostanze di vari contesti ma anche di scrivere da sé il codice informatico per crescere e migliorarsi e, in teoria, eliminare falle e bug. In realtà può sviluppare competenze del genere solo accedendo a software già esistenti, dai quali può prelevare stringhe utili a completare le sue. Per fortuna, lo scopo del progetto è ben lungi dall’essere distruttivo, perché ha il fine di semplificare il lavoro dei programmatori nella scoperta e individuazione di buchi di sicurezza.

Crescita robotica

“Abbiamo individuato molti problemi nel campo dello sviluppo in real time – hanno detto i ricercatori – crediamo che con il nostro linguaggio le cose possano andare meglio”. DeepCoder lavora analizzando pezzi di codice da strutture predeterminate, idonee ad essere integrate nei propri ambienti. L’idea di lasciar scrivere alle macchine in autonomia le stringhe che la compongono è reale ma attualmente limitata a cinque linee, nulla dunque che lasci prevedere un completo controllo dei sistemi di comunicazione globali e un’ascesa contro la specie umana. Però da Microsoft e Cambridge guardano lontano, prospettando un futuro in cui i computer possano compilare righe di codice da zero, lasciando agli umani solo il compito di pensare alle soluzioni informatiche, senza spendere lunghe notti alla loro realizzazione.

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