Fino a 8 anni fa BlackBerry deteneva il 20% delle quote del settore smartphone, ora la crisi si è fatta irreversibile
L’ultimo rapporto di Gartner sul mercato degli smartphone conferma che BlackBerry non ha saputo rialzarsi dalla crisi che ha colpito il marchio da diversi anni a questa parte e oggi lo ha relegato ai margini del settore. Le previsioni della talpa del Datagate, Edward Snowden, si sono infine avverate. Su un totale di 431 milioni di device distribuiti a livello globale nel Q4 2016, solo 200mila appartengono all’azienda canadese. La sua quota di mercato è quindi scesa dallo 0,2% del 2015 allo 0,0%. Nel 2009, anno in cui BlackBerry ha raggiunto l’apice del successo, circa 1 smartphone su 5 era della società di Waterloo, nell’Ontario.
Nella classifica dei produttori relativa al 2016 è ancora Samsung a detenere il primato delle vendite nonostante un calo del 2,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Apple conferma il secondo posto con il 14,4% delle quote seguita da Huawei (9%) e Oppo (5,7%). Guardando solo all’ultimo trimestre del 2016 le prime due posizioni si invertono. Apple, che può vantarsi di aver registrato ottimi risultati nel primo trimestre fiscale del 2017, domina la classifica con il 17,9% e distanza Samsung di appena lo 0,1%. Per quanto riguarda i sistemi operativi, Android è sfruttato dall’81,7% dei dispositivi venduti nel Q4 2016 mentre iOS e Windows Phone si fermano rispettivamente al 18 e 0,3% di adozione.
Nonostante i risultati estremamente negativi, BlackBerry non demorde e dovrebbe partecipare al Mobile World Congress 2017. L’azienda ha fallito il rilancio con i suoi smartphone Android della linea Priv e dovrebbe presentare un nuovo dispositivo che sfrutta lo stesso sistema operativo.